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Berlinale 2013, i vincitori

Berlinale 2013, i vincitori

Orso d’oro a Child’s Pose di Calin Peter NetzerIl premio più prestigioso del Festival di Berlino, che 12 mesi fa è approdato in Italia grazie a “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, quest’anno va in Romania.

La giuria presieduta dal regista cinese Wong Kar-wai, ha assegnato l’Orso d’Oro a “Child’s Pose” di Calin Peter Netzer, uno dei film più impegnati e forti della manifestazione cinematografica, incentrato sull’alto tasso di corruzione del sistema politico e giudiziario rumeno e sulle profonde spaccature della società, tra sessantenni arricchiti e i loro figli smarriti.

Protagonisti sono Barbu, un trentenne benestante che accidentalmente investe e uccide un ragazzino di un quartiere povero, e la ricca madre Cornelia, disposta a tutto pur di proteggerlo.

L’Orso d’Argento per la miglior regia, invece, è stato vinto dall’americano David Gordon Green grazie al suo “Prince Avalanche”.

Doppio riconoscimento (Gran Premio della Giuria e premio al migliore attore, il bosniaco Nazif Mujic) per “Un episodio nella vita di un cacciatore di ferraglia – An Episode in the Life of an Iron Picker” di Danis Tanović, realizzato con un budget di soli 100.000 dollari e interpretato da attori non professionisti.

L’Orso d’Argento per la miglior attrice è andato a Paulina García, protagonista di “Gloria” del cileno Sebastian Lelio, grazie  alla sua interpretazione di una quasi sessantenne con ancora voglia di vivere, ballare e innamorarsi.

La statuetta alla miglior sceneggiatura è andata a “Closed Curtain” di Jafar Panahi, il regista iraniano condannato nel dicembre 2010 a sei anni di reclusione per aver protestato contro il regime del suo Paese. A ritirare il premio è salito sul palco il suo collaboratore Kamboziya Partovi, in quanto, nonostante i ripetuti appelli del governo tedesco, Panahi non si è potuto recare a Berlino.

Kamboziya Partovi ritira l'Orso d'argento alla Berlinale 2013

Tra i film del concorso, altri riconoscimenti al kazako “Harmony Lessons” di Eimir Baigazin (miglior contributo artistico) e al canadese “Vlc+Flo saw a Bear” di Denis Côté.

Nelle sezione Panorama, in cui spetta al pubblico giudicare, ha trionfato “The Broken Circle Breakdown” del belga Felix Van Groeningen e il biopic sulla poetessa Elizabeth Bishop, “Reaching for the Moon” di Bruno Barreto e “Inch’Allah” di Anais Barbeau-Lavalette.

La miglior opera prima è “The Rocket” dell’australiano Kim Mordaunt, mentre nella rassegna “Generation 14 plus” dedicata ai più giovani vince il polacco “Baby Blues” di Kasia Roslaniec.

Orso d’oro – Miglior film: Poziţia Copilului (Child’s Pose) di Călin Peter Netzer
Orso d’argento – Gran Premio della giuria: Epizoda u životu berača željeza (An Episode in the Life of an Iron Picker) di Danis Tanović
Orso d’argento – Miglior regia: David Gordon Green per Prince Avalanche
Orso d’argento – Miglior attrice: Paulina García in Gloria di Sebastián Lelio
Orso d’argento – Miglior attore: An Episode in the Life of an Iron Picker di Danis Tanović
Orso d’argento per il contributo artistico: Aziz Zhambakiyev per la fotografia in Uroki Garmonii (Harmony Lessons) di Emir Baigazin
Orso d’argento – Miglior sceneggiatura: Jafar Panahi per Pardé (Closed Curtain) di Jafar Panahi, Kamboziya Partovi
Premio Alfred Bauer: Vic+Flo ont vu un ours (Vic+Flo Saw a Bear) di von Denis Côté
Menzione Speciale: Promised Land di Gus Van Sant
Menzione speciale: Layla Fourie di Pia Marais
Orso d’oro – Miglior cortometraggio: La Fugue (The Runaway) di Jean-Bernard Marlin
Orso d’argento – Premio della giuria: Die ruhe bleibt (remains quiet) di Stefan Kriekhaus
European Film Awards 2013: Misterio (Mystery) di Chema García Ibarra