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Annibale Carracci protagonista a Bologna e Roma

Il pittore è finalmente al centro di una mostra monografica al Museo Civico Archeologico

Dal 22 settembre al 7 gennaio il Museo Civico Archeologico di Bologna ospita la mostra dedicata al maggior rappresentante dell’arte del Seicento, Annibale Carracci, mostra che si sposterà in seguito a Roma, al Chiostro del Bramante dal 23 gennaio al 6 marzo 2007.

E’ questa la prima esposizione dedicata esclusivamente al più giovane e più dotato dei tre Carracci, celebrato dai suoi contemporanei come il nuovo Raffaello, autore di dipinti e disegni fin da subito straordinariamente ammirati per novità di invenzione e felicità di esecuzione, eretti a modello da generazioni di artisti e oggetto di culto già dal Seicento nelle maggiori collezioni europee.

Nella vicenda critica che ha accompagnato la riabilitazione del periodo, il pittore è stato letto come l’antagonista di Caravaggio: risultato tanto più paradossale in quanto proprio Annibale Carracci fu uno dei pittori contemporanei più stimati dal genio lombardo, nonché uno dei suoi principali interlocutori, in un dialogo serratissimo che sarà carico di conseguenze per la cultura artistica dell’intero secolo e oltre. Giunge così finalmente anche per Annibale il risarcimento di una mostra che, ricostruendone il percorso compiuto dagli anni della giovinezza a Bologna fino alla maturità a Roma, permetterà di apprezzare per intero la straordinaria varietà e ricchezza della sua opera: i ricercatissimi disegni, le incisioni, la gamma eccezionalmente ampia di dipinti, dai soggetti di genere ‘basso’ alle pale d’altare, dai ritratti ai paesaggi.
Fu, infatti, merito esclusivo dell’artista il trattare i generi diversi della pittura, che proprio in quegli anni a cavallo tra Cinque e Seicento si venivano definendo con nuova nettezza con accenti stilistici diversi.

Infine alcuni filmati permetteranno di effettuare un percorso virtuale degli affreschi che l’artista ha realizzato in Palazzo Fava, in palazzo Magnani e in Palazzo Sampieri a Bologna, nonchè in palazzo Farnese a Roma.

Come scrisse il grandissimo conoscitore dei suoi tempi, Giulio Mancini, che gli fu amico, Annibale fu pittore universale, sacro, profano, ridicolo e grave, ed è appunto in questa molteplicità di linguaggi, di generi e di stili trattati, che risiede la sua modernità.
Trattare soggetti diversi con stili diversi, unificando in un linguaggio comune i vari accenti caratteristici delle diverse scuole pittoriche tipiche delle diverse aree geografiche, la veneta, la lombarda, la toscana, la romana, come distinse il suo interlocutore privilegiato e primo critico, Giovanni Battista Agucchi: fu questo obiettivo, perseguito con impressionante tenacia per tutta la vita, a fare di Annibale Carracci il pittore che più di ogni altro dopo Raffaello possiamo dire ‘italiano’.
In questo contesto è oggi possibile riscoprire il ruolo principe di Annibale Carracci nella storia della pittura italiana, tornando a riunire insieme, per la prima volta, nelle due sedi della mostra a Bologna e a Roma, l’Annibale ‘bolognese’ e l’Annibale ‘romano’, ovvero il pittore del colore lombardo dei soggetti umili e il pittore del disegno romano e dei temi aulici – quelle che sono state percepite in seguito come anime disgiunte e che furono invece le molteplici facce della sua unitaria, straordinaria ricerca. Al Mangiafagioli della Galleria Colonna di Roma, che può essere assunto a manifesto del moderno realismo, si affiancano così capolavori di diverso genere come la Deposizione della Pinacoteca di Parma, lo struggente Autoritratto con i famigliari della Pinacoteca di Brera a Milano, le atletiche Figure mitologiche del Museo di Capodimonte a Napoli o l’emozionante Pianto delle Marie della National Gallery di Londra.

In contemporanea con la mostra sarà possibile visitare alcuni palazzi affrescati da Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, generalmente chiusi al pubblico, quali Palazzo Sampieri e Palazzo Magnani e la piccola mostra Annibale, talento e impazienza appositamente allestita nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, con dipinti e incisioni della Pinacoteca tra i quali alcuni di recentissima attribuzione, a complemento della mostra monografica presso il Museo Archeologico.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Comune di Bologna – Cultura e rapporti con l’Università, dal Consorzio Università – Città di Bologna, dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dal Comune di Roma, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Emilia Romagna e la Provincia di Bologna, la mostra, a cura di Daniele Benati e di Eugenio Riccòmini, vanta un prestigioso comitato scientifico che si avvale dei più autorevoli studiosi internazionali dell’opera di Annibale.

L’esposizione è stata realizzata con il contributo del main sponsor Banca Aletti, Private & Investment Bank del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara.
Si ringrazia la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, partner istituzionale del Comune di Bologna.

Annibale Carracci
Bologna, Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio 2
Dal 22 settembre 2006 al 7 gennaio 2007
Roma, DART – Chiostro del Bramante, via Arco della Pace 5
Dal 23 gennaio al 6 maggio 2007
Orari
9 – 19 dal martedì al venerdì; 10 – 19 sabato, domenica e festivi. Lunedì chiuso
Infoline e prenotazioni
tel. +39 02 54915
www.ticket.it/carracci
www.mostracarracci.it

na mostra monografica al Museo Civico Archeologico

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