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Alessandro Michele di Gucci diventa curatore di mostre

Alessandro Michele di Gucci diventa curatore di mostre

Inaugurata un’esibizione allo Shanghai Minsheng Art Museum

Alessandro Michele è il personaggio dell’anno, almeno per il fashion system

Da quando a gennaio 2015 ha sostituito alla direzione creativa di Gucci Frida Giannini, Michele ha messo in atto una vera e propria rivoluzione nella maison fiorentina del gruppo Kering, e non solo.

Dopo aver fatto parlare di se gli abiti delle collezioni, rivisitato i negozi, introdotto un nuovo concetto di moda, Alessandro Michele si è reiventato curatore di mostre.

Qualche giorno fa a Shanghai è stata inaugurata l’exhibition No Longer/Not Yet. Si tratta di una mostra curata da Alessandro Michele in collaborazione con Katie Grand, direttore di LOVE Magazine, al cui centro c’è la domanda “Che cos’è il contemporaneo?” e in particolare la lezione del filosofo italiano Giorgio Agamben che si interroga appunto sul concetto di contemporaneo/intempestivo.

Il direttore creativo di Gucci ha invitato sette artisti provenienti da settori tra loro diversi a confrontarsi sul tema. Ne sono nate installazioni, dipinti e lavori fotografici davvero interessanti tra cui spicca la Sala “Gucci Tian”, l’opera personale di Alessandro Michele.

“Nella moda – ha raccontato  Alessandro Michele alla stampa presente al vernissage – tutti sono concentrati sul futuro, ma io preferisco di gran lunga parlare di presente. Il futuro per me non è così interessante, forse perché non esiste. Io sono molto più interessato al contemporaneo”.

Al centro dell’opera di Alessandro Michele troviamo The Boy in Red, l’opera anonima fu probabilmente creata in Inghilterra agli inizi del XVII secolo da sempre uno dei dipinti più cari allo stilista.
Partendo da questo quadro, Alessandro Michele ha costruito tutto l’allestimento rendendo omaggio all’assioma di Agamben secondo cui “la contemporaneità è quella relazione col tempo che aderisce ad esso attraverso una sfasatura”.
“La tappezzeria della sala è contraddistinta dal motivo floreale contemporaneo Gucci Tian, dall’antico termine cinese che si riferisce alla credenza religiosa che venera il paradiso. Il Gucci Tian è ispirato ai motivi utilizzati nella tappezzeria e paraventi del XVIII secolo, mentre l’intenzionale impiego anacronistico di tubi al neon per decorare gli spazi circostanti la cornice, trasportano il quadro nel presente mettendo giocosamente in risalto la sua atemporalità. Questa riproduzione mostra una nuovissima opera che risale a 500 anni fa, un cimelio contemporaneo che rappresenta il passato e rompe il proprio legame con la storia”.

No Longer/Not Yet, visitabile fino al 16 dicembre 2015, è ospitata dallo Shanghai Minsheng Art Museum.

Sala "Gucci Tian" by - Alessandro Michele  No Longer/Not Yet

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