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Alejandro Aravena per la Biennale Architettura 2016

Alejandro Aravena per la Biennale Architettura 2016

Parla il nuovo Direttore della manifestazione
La Biennale d’Arte 2015, in scena fino al 22 novembre, passerà l’anno prossimo il testimone alla 15. Mostra Internazionale di Architettura che si terrà dal 28 maggio al 27 novembre 2016.

La sfida del nuovo Direttore Alejandro Aravena sarà quella di replicare i numeri di visitatori raggiunti nel 2014 da Rem Koolhaas che ha attirato in Laguna una folta schiera di studenti, operatori del settore o semplici turisti, per un totale di 228mila persone.

Classe 1967 e cileno, Aravena si è laureato in architettura presso l’Università Cattolica del Cile nel 1992 e ha ricoperto nella sua brillante carriera posizioni di grande prestigio, da professore all’Università di Harvard a membro della Giuria del Pritzker Prize. Dal 2006 è direttore di Elemental, società cilena che opera in ambito di edilizia sociale. Da allora, Elemental ha ampliato il proprio campo d’azione verso una vasta gamma di infrastrutture, spazi pubblici ed edifici pubblici che usano la città come scorciatoia verso l’uguaglianza: il Metropolitan Promenade e il Children’s Park di Santiago, la ricostruzione della città della Costituzione dopo il terremoto del 2010, la riprogettazione della città di rame minerario di Calama o l’intervento della Regione di Choapa per la compagnia mineraria Pelambres.

Ecco le parole usate dal prossimo curatore della kermesse in occasione della nomina: “Ci sono numerose battaglie che devono ancora essere vinte e molte frontiere che devono necessariamente espandersi per migliorare la qualità dell’ambiente edificato e, di conseguenza, per migliorare la qualità della vita delle persone. Questo è quello che vorremmo la gente venisse a vedere alla 15. Mostra Internazionale di Architettura: storie di successo che meritano di essere raccontate, casi esemplari che vale la pena condividere e in cui l’architettura ha fatto, sta facendo e dove farà la differenza in queste battaglie e per queste frontiere”.
 
“La 15. Mostra Internazionale di Architettura si concentrerà e imparerà dalle architetture che attraverso l’intelligenza, l’intuizione o entrambe allo stesso tempo, sono capaci di scostarsi dallo status quo. Vorremmo presentare degli esempi che, nonostante le difficoltà, invece di rassegnazione e amarezza, propongano di agire. Vorremmo dimostrare che in un dibattito costante centrato sulle qualità di un ambiente edificabile, risiede non solo la necessità ma anche l’occasione per l’azione”.

Alejandro Aravena

Da parte sua il Presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha dichiarato:
“Dopo la grande Biennale di ricerca sviluppata da Rem Koolhaas, e interamente dedicata alla ricerca del curatore, si ritiene di dover dar vita a una Biennale che convochi gli architetti e dedicata all’indagine sulla frontiera delle realizzazioni che dimostrano la vitalità dell’architettura, frontiera che attraversa varie parti del mondo e che vede l’architettura impegnata a dare precise risposte a precise domande. Una Biennale che intenda ancora una volta reagire allo scollamento tra architettura e società civile, che nel corso degli ultimi decenni ha portato da un lato alla spettacolarizzazione dell’architettura e dall’altro alla rinuncia della stessa. Alejandro Aravena ci appare, tra gli architetti della nuova generazione, quello più in grado di raccontarci queste realtà e di scoprirne la vitalità”.

Per quanto riguarda la durata della Mostra, Baratta ha confermato che “dopo anni di crescita della Biennale Architettura si può consolidare la scelta di una durata di sei mesi, anche in relazione all’incremento costante della frequentazione della stessa da parte delle facoltà di architettura di tutto il mondo che hanno aderito al progetto Biennale Sessions, e che hanno fatto della Biennale Architettura un luogo di pellegrinaggio di studenti e docenti provenienti dalle università di molti paesi, dagli Stati Uniti alla Cina”.