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Ai Weiwei a Milano

Ai Weiwei a Milano

La mostra della settimana

Milano è in fermento con il Salone del Mobile, gli eventi del Fuorisalone e numerose iniziative legate al mondo dell’arte: è appena calato il sipario sul MiArt e Arte Accessibile Milano, mentre è stato da poco riaperto lo spazio di Hangar Bicocca ed è in corso la Settimana della Cultura.

Tra le mostre, si distingue la prima personale italiana di Ai Weiwei, artista e architetto cinese simbolo dell’opposizione al regime.

La rassegna è ospitata dalla Lisson Gallery fino al 25 maggio 2012 e dà spazio alle opere in ceramica e marmo del designer, una delle aree di ricerca nella sua vasta produzione, all’origine dei suoi lavori più celebri.Ai Weiwei, Watermelons

Significativa in questo senso la scelta di Milano: la città, infatti, ha un ruolo di primo piano nella storia della ceramica essendo stata culla di famosi artigiani e designer, tra cui Gio Ponti.

La mostra include alcune opere realizzate dall’artista nel 2006, durante un intenso periodo di lavoro presso Jingdezhen, città dove si concentra il cuore della produzione cinese di ceramiche. Le tecniche tradizionali, tramandate dagli artigiani locali all’artista, sono state alla base di una svolta radicale nella sua produzione e nella creazione di Sunflower Seeds, installazione realizzata per la Tate Modern.

Ai Weiwei ha sempre evitato ogni forma di deferenza nei confronti delle tecniche tradizionali e dell’alto valore economico della porcellana ma al tempo stesso ha sempre dimostrato un profondo rispetto nei confronti degli artigiani del Jingdezhen e della loro abilità, rispettando nel suo lavoro i rigorosi standard delle loro perfette rifiniture.

Il valore storico e culturale delle tecniche e dei materiali utilizzati è un elemento essenziale nella maggior parte delle sculture di Ai Weiwei. Molta della sua produzione in ceramica si basa sul concetto di ready-made, adattando, dipingendo e distruggendo antichi vasi e urne. Al contrario, la mostra alla Lisson Gallery presenta sculture interamente create a mano dall’artista.

Le opere Watermelons (2006) sono rappresentazioni realistiche della natura realizzate a mano in ceramica, riprendendo la tradizione cinese legata all’imitazione delle forme naturali. Con lo stesso spirito, Oil Spill (2006) replica, attraverso l’uso della ceramica nera, pozzanghere di petrolio greggio. L’opera in porcellana Pillar (2006) si erge nello spazio con i suoi 2.3 metri di altezza mentre Marble Plate (2010) rappresenta la recente produzione di Ai Weiwei al di fuori della ceramica.

Infine, ricordiamo che insieme a Herzog & de Meuron, Ai Weiwei sta realizzando il Padiglione 2012 della Serpentine Gallery e ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Honorary Fellowship dal Royal Institute of British Architects.
Il Jeu de Paume in questi mesi gli dedica una mostra fotografica e dal 3 marzo al museo olandese De Pont verrà aperta al pubblico una retrospettiva per celebrare la sua carriera.

Ai Wei Wei, Marble Plate

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