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Chiara Ferragni e Fedez: attenzione ai “costi occulti” su GoFundMe

Chiara Ferragni e Fedez: attenzione ai “costi occulti” su GoFundMe

Chiara Ferragni e Fedez sono riusciti a realizzare grazie alla potenza dei social, un progetto straordinario, volta ad aiutare l’ospedale San Raffaele di Milano. Tramite la piattaforma GoFundMe (partendo da una personale donazione di 100 mila euro) hanno raccolto in meno di una settimana 4 milioni 436mila euro. Le donazioni hanno consentito l’attivazione di una nuova terapia intensiva presso l’ospedale e l’acquisto delle attrezzature necessarie per triplicare i posti letto di terapia intensiva e subintensiva, tra cui ventilatori, dispositivi di ventilazione non invasiva, monitoraggio emodinamico e monitor.

L’indagine Antitrust

Quifinanza.it spiega che: le donazioni che sono arrivate mercoledì 25 marzo, secondo fatte da 202 mila persone sulla piattaforma GoFundMe, hanno attirato l’attenzione dell’Autorità per la concorrenza. Il sito di beneficenza in realtà non è del tutto gratuito. Come sottolinea l’Agcm, all’interno di GoFoundMe sussistono dei costi occulti connessi alle transazioni con carte di credito e debito. Inoltre, la piattaforma consente ai consumatori di elargire, per finanziare il proprio funzionamento, delle commissioni facoltative su ogni transazione. L’Antitrust infatti è intervenuta per “l’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità”.

 

Interviene il Codacons

Sulla raccolta fondi tramite GoFundMe, come riportato da Quifinanza.it, è intervenuto anche il Codacons che ha chiesto al San Raffaele di precisare quanti dei soldi raccolti attraverso la grande iniziativa di solidarietà lanciata da Chiara Ferragni e Fedez, sono stati elargiti all’ospedale e quanto invece è rimasto in mano ai privati.

Secondo Quifinanza

Quifinanza.it ha provato a fare una donazione, notando che: effettivamente la commissione è preimpostata sul 10% della somma che vorremmo donare. Solo se il consumatore se ne accorge, la può cambiare, ma tra le diverse opzioni, oltre al 10%, ci sono anche 5 e 15%. Selezionando su “Altro” è possibile però annullare la percentuale e scrivere manualmente zero.

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