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Storie di donne. La battaglia di Camilla: “Mi hanno tagliato le ruote perché sono lesbica”

Storie di donne. La battaglia di Camilla: “Mi hanno tagliato le ruote perché sono lesbica”

Giunti a fine 2020 stiamo, più o meno, raggiungendo una società impregnata di valori sempre più diretti all’inclusività ed alla valorizzazione delle differenze. Nonostante ciò, c’è chi si ostina a non voler cambiare il proprio, datato, modo di pensare. Difatti ancora episodi, purtroppo tutt’altro che sporadici, di violenza omofobica. È il caso di Camilla Cannoni, una ragazza genovese che nella mattina di ieri si è svegliata e, una volta recatasi alla propria macchina, ha dovuto fare i conti con l’ignoranza della gente.

Storie di donne. La battaglia di Camilla: “Mi hanno tagliato le ruote perché sono lesbica”

Camilla Cannoni una volta giunta alla propria auto, con cui, lei stessa ha ricordato, tutti i giorni si reca al lavoro, ha scoperto le amare gesta. I suoi vicini di casa, stando alle dichiarazioni della ragazza, gliel’avrebbero distrutta, tagliandole le gomme e rimuovendole gli specchietti. Ma non è finita qua, perché la ragazza, nel suo sfogo avvenuto mediante alcune storie su Instagram, afferma di venire quotidianamente vessata dal vicinato. Gli insulti sono tra i più variopinti: “pu**ana” o “pervertita”, sempre per via del suo orientamento sessuale. Camilla, nelle storie registrate tra lacrime e singhiozzi, implora diritti che possano tutelarla dagli episodi di omofobia.

 

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Che dire? 2020. Forza, @camillacannoni ♥️?️‍?

Un post condiviso da Trash Italiano (@trash_italiano) in data: 28 Ott 2020 alle ore 9:21 PDT

Ricordiamo, inoltre, che proprio in questi giorni è al vaglio del Parlamento la Legge Zan. Allo sfogo di Camilla Cannoni ha risposto anche l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, con un messaggio di vicinanza e solidarietà: “Mi spiace Camilla che nel 2020 esista ancora gente così bigotta e cattiva. Sii forte, che l’amore è sempre la risposta migliore”. Il DDL Zan è stato discusso alla Camera dei Deputati nel pomeriggio del 28 ottobre. L’emendamento comprende la legge contro l’omofobia, la misoginia e l’abilismo, ed ne era stata rimandata la discussione dopo un primo rinvio dovuto al Covid. I parlamentari, infatti, sono stati chiamati a votare con scrutinio segreto due pregiudiziali avanzate dai deputati di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno mirato ad affossarlo definitivamente.

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