
La vita di un modello: tra realtà e finzione
La vita di un modello, realtà e finzione, finzione e realtà, e una linea molto sottile che le divide. Il mondo della moda, è risaputo, vive tra apparenza ideale e verità concreta, empirica, che talvolta è molto distaccata da essa, se non totalmente disconnessa. Lo sono, la vita da sogno fatta di bramosa ricchezza e viaggi da “mille e una notte”, e dall’altra; problemi gravi quali anoressia e il lifestyle effettivo delle modelle. Condizione, in alcuni casi, da considerarsi non propriamente umana. Con la speranza di raggiungere, un giorno, un’agiatezza che (purtroppo) molte di loro non vivranno mai. Perché ” uno su mille ce la fa”.
Realtà e finzione
La vita stessa, ci ha abituati con il tempo, alla dissolvenza del confine che separa la realtà e la finzione. Due mondi, inesorabilmente collegati dalla percezione di essi stessi. Come vedono gli altri un determinato ambiente dall’esterno, e come questo, sia effettivamente nella verità delle cose. In tutte le aree della vita è presente ,ed esiste, questo inevitabile dualismo. Di cui, il mondo della moda, ne è principe. L’universo fashion, infatti, vive di continue contraddizioni, seguite da altrettanti “falsi miti” a cui il senso comune crede senza porsi alcun tipo di quesito o interrogativo. Vestiti da sogno, sfilate, servizi fotografici glamour, bellezza, ricchezza, lusso, fisici statuari, e molto, molto altro ancora. Sarà veramente tutto così straordinario? Oppure, dietro di sé, nasconde molte più ombre e lati oscuri di quanto il mero mondo “lustrini e pailettes” voglia far credere?
Si sa, la moda, è il mondo della pura apparenza per antonomasia. Devi sempre risultare perfetto agli occhi degli altri, talvolta, dimenticandoti di essere un essere umano dotato ( come è normale che sia) di fragilità. Nel fashion, alle volte, tutto ciò non è ammesso; e talora, risultare debole agli occhi degli altri, potrebbe diventare un punto a sfavore. Per non dire un problema. “Non devi mai dimenticarti di essere una celebrities o una top model in tutte le aree della tua vita”. Un atteggiamento, che nasce inconsciamente, prodotto dall’ambiente stesso, che ti modella a sua immagine e somiglianza. Impossibile rimanere immutati, per meccanismo di difesa o semplice ego, “figlio” del successo del momento.
La moda ti cambia, dicono. A volte, in meglio. Non è detto che il cambiamento sia sempre e soltanto negativo. Anche se, ciò che fa trasparire il fashion world agli occhi del senso comune, soprattutto per quanto riguarda i modelli ( suoi protagonisti), è perlopiù delle volte, sbagliato. Le modelle non sono tutte ricche, anzi, conducono una vita fatta di sacrifici e rinunce. Tante volte, non possono magiare quello che vogliono, e sono vittima della bilancia, del peso e del “metro” che prontamente le agenzie di moda utilizzano per aggiornare le loro misure (seno, vita, fianchi). Viaggiano, ma è altresì vero, che la destinazione d’arrivo non è poi così tanto perfetta come si pensi. Talora, le indossatrici, vivono in 8 all’interno del medesimo appartamento , pagando affitti molto cari e fuori prezzo. Sfruttate? Sì, in alcuni casi. Vittime di percentuali altissime, a causa di costi extra, quali: la stampa del book, rispettivi composit, sito, e infine, la percentuale dell’agenzia stessa, che preleva dai lavori. Quasi il 50%.
La vita di un modello è da sogno? Dipende dai casi
Esistono, altre realtà, le così dette “glamorous”, caratterizzate da party esclusivi, viaggi in prima classe e attici da sogno in piano centro a New York. La vita delle poche “fortunate” che riescono nell’impresa di diventare top model da cachet milionari. Vivere una lifestyle da regina. Oppure, in alcuni casi, modelle promesse spose di uomini potentissimi, conosciuti durante la loro carriera nel modeling. In entrambe le opzioni, la vita che conducono queste modelle, è molto distante dalla normalità delle cose. La verità, che molti tendono ad attribuire (generalizzando) questo stile di vita, alla realtà abituale di tutte le modelle. Purtroppo non è affatto così. L’esistenza di una modella media è fatta di diete ferree, lavori pagati poco, lunghe attese e casting in pieno luglio con 40 gradi percepiti, e una fila di altrettante ragazze che talvolta durano ore. La maggior parte delle volte, senza ottenere un lavoro. Sempre il medesimo ambiente e la medesima professione. Ma, vista da due prospettive completamente diverse e lontane. Per cui, nella vita di un modello: quanta realtà e quanta finzione? La risposta è semplice… È solo una questione di visuale!
“È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare”.