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Jaeger-LeCoultre, magia a Venezia

Jaeger-LeCoultre, magia a Venezia

La manifattura lancia Hybris Mechanica 55Hanno realizzato un ‘mostro’ di bellezza e di ingegno, che dimostra quanto la creatività estetica si possa sposare con la capacità tecnica. Il risultato è un’opera d’arte, perché l’alta orologeria, come l’alta gioielleria, è un’arte applicata e la differenza tra l’arte e l’arte applicata è data semplicemente dal fatto che nella seconda si realizza qualcosa che serve a qualcosa“. Con queste parole Franco Cologni, ufficialmente Senior Executive Director della Compagnie Financière Richemont, per tutti i veri cultori della bella orologeria uno degli artefici del rinascimento stilistico e tecnologico degli ultimi trent’anni, ha fatto da mentore e da “padrino” a una delle presentazioni destinate a entrare nella storia dei segnatempo, quella dell’Hybris Mechanica 55, la trilogia dei capolavori di Jaeger-LeCoultre, svoltasi l’8 settembre all’Arsenale di Venezia.

A fare gli onori di casa Jérôme Lambert, CEO della Jaeger-LeCoultre, e accanto a lui alcuni invitati del tutto particolari, da Catherine Deneuve a Giovanna Mezzogiorno, da Riccardo Scamarcio a Joaquim de Almeida, fino alla Duchessa di York, Sarah Ferguson, la cui fondazione inglese “Children in crisis” è supportata dalla Jaeger-LeCoultre stessa.

Eppure, nonostante questo nutrito spiegamento di celebrities, e a dispetto anche dello sguardo strabiliante della Mezzogiorno, al centro dell’attenzione sono rimasti gli orologi, anzi quella che è stata definita “la più straordinaria trilogia della storia dell’orologeria“. Si tratta di tre segnatempo che insieme offrono l’incredibile somma di 55 complicazioni.

In realtà due, l’Hybris Mechanica à Triptyque e l’Hybris Mechanica à Gyrotourbillon, sono già delle “vecchie” conoscenze degli appassionati della bella orologeria. Completamente nuovo e straordinariamente appassionante invece l’Hybris Mechanica à Grande Sonnerie, pluricomplicato da record: suona le ore, i quarti e i minuti con un Carillon Westminster completo, miniaturizzato per adattarsi alle dimensioni ridotte di un orologio da polso; è dotato di un dispositivo Tourbillon Volante, di un Calendario Perpetuo con lancette retrograde e del meccanismo delle ore saltanti. In tutto circa venti complicazioni, “gestite” da ben 1.300 componenti, per un movimento meccanico oggetto di ben 13 domande di brevetto.

Il trittico, la cui produzione sarà limitata a 30 set completi e indivisibili, sarà venduto esclusivamente all’interno di una cassaforte alta un metro e mezzo, larga un metro e dal peso di una tonnellata. Le consegne inizieranno in questi giorni e si concluderanno nel 2014. Il prezzo non è stato ancora annunciato ufficialmente, ma i soliti rumors della rete sembrano accreditare la cifra non certo “abbordabile” di circa 2,5 milioni di dollari.

Paolo Gobbi