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Stefanel in ginocchio: chiesto il concordato preventivo

Stefanel in ginocchio: chiesto il concordato preventivo

La storica azienda Stefanel non riesce a superare la crisi che l’ha travolta

L’azienda trevigiana che oggi conosciamo come Stefanel è nata alla fine degli anni Cinquanta con il nome di “Maglificio Piave”. Una scalata verso il successo continua fino alla terribile battuta d’arresto culminata negli anni 2000, che l’ha portata a contrarre debiti con le banche per cifre da capogiro, senza riuscire a invertire la rotta.

Stamane arriva l’annuncio della società: ” Il consiglio di amministrazione ha valutato e deliberato, al fine di ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della società previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti, di presentare domanda di ammissione al concordato preventivo ‘in bianco’ o ‘con riserva’, procedura nell’ambito della quale la società si riserva di poter presentare un ricorso per l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti“.

Questo mossa permette di continuare a operare a livello industriale mentre ci si adopera al fine di trovare un accordo con i creditori mediante la supervisione del Tribunale.