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Pitti Uomo 84, export in crescita

La moda uomo italiana non sente la crisi all’estero

Pitti Uomo 84 ha aperto ufficialmente i battenti ieri.

L’inizio della kermesse dedicata alle collezioni maschili della primavera estate 2014 ci offre lo spunto per curiosare sull’andamento della moda uomo in generale grazie ai dati presentati in fiera dal Centro Studi di Sistema Moda Italia.

Mentre le vendite nel Belpaese arrancano (-5,7%), nel 2012 l’export è aumentato del 3,8% tornando a 5 miliardi, cioè ai livelli pre crisi, trainato dalle vendite extra-Ue, con Giappone (+19,8%), Usa (+19%), Cina (+14,9%) e Russia (+3,5%) che continuano a premiare i prodotti di lusso made in Italy.

L’Europa resta comunque il maggior acquirente dei capi di moda maschili, con una quota del 53,3% sull’export totale di settore. Se la Francia, pur confermandosi il primo mercato in assoluto, ha deluso (-1,5%), il Regno Unito ha, invece, evidenziato una performance del tutto soddisfacente (+9,8%). In positivo si è mossa anche la Germania (+3,5%).

In aumento, sempre grazie alle esportazioni, anche il valore della produzione (l’attività produttiva italiana al netto della commercializzazione dei prodotti importati) che ha registrato un incoraggiante +7,4%.

Gli stranieri non possono che essere i benvenuti alla Fortezza da Basso di Firenze.

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