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Maserati Polo Team, diario di bordo III

Bilancio di metà stagione
Le giornate incominciano ad accorciarsi, l’autunno è nell’aria, e la fine della stagione di polo 2012 si avvicina.
E’ ora di fare un primo bilancio.

Il Maserati polo team esordisce a Saint Tropez a luglio con l’ Open de Gassin, 15 gol di handicap. Segue poi la Cote D’azur Polo Cup e l’Open du Soleil, entrambi 12 gol di handicap. Questo livello, detto mediano – il basso gol include tornei fino a 6 di handicap, il mediano fino a 15 e l’alto da 15 i su – è giocato da team composti da due o tre professionisti e da uno o due giocatori amateur, la cui somma di handicap è, appunto, di 12 o 15. Nel primo il team Maserati arriva alla finale della Coppa Subsidiaria, dove perde per un soffio. Negli altri due invece un terzo posto, sempre nella Coppa Subsidiaria.

Una stagione breve quella di polo, che dura da Aprile fino ad Ottobre, ma che non per questo viene presa alla leggera. Infatti, sono mesi di preparazione che portano in campo, ed uno sforzo ed impegno costanti durante i mesi di partite. A questo livello di gioco infatti, proprio per via della presenza di giocatori con alto handicap in campo, la velocità è elevata ed ogni match richiede una strategia che viene definitia nel corse dei brief pre-partita. Ogni giocatore ha un suo ruolo ed un suo compito ed, essendo un team composto da sole quattro persone, ogni giocatore ha sulle spalle il 25% di responsabilità.

Proprio per l’impegno che richiede e per la passione che genera, in campo tutti danno il meglio. Nonostante sia realmente più un gioco che uno sport per tanti di coloro che lo praticano – nel polo non ci sono in palio premi in denaro ma si gioca per il puro piacere della vittoria – si entra nei match con l’obiettivo di vincere, con sportività e correttezza, ben sapendo che finito l’ultimo chukker e tolte le maglie di colori differenti, si è tutti membri di una grande famiglia, legata dall’amore per il più antico degli sport equestri e per lo stile di vita che esso rappresenta.

Il polo però non è solo quello che accande in campo. Se è vero che a Saint Tropez l’attività polistica è instensa – 17 tornei nel corso della stagione 2012 e 96 team internazionali iscritti – è anche vero che chi sceglie questo sport lo fa anche per quello che succede dopo i match, ed in questa località esclusiva del Sud della Francia, dopo i match c’è tanto movimento quanto ce n’è in campo: dalla classica grigliata argentina, l’asado, nel corso del quale i petriceros si trasformano in chef e su un grande falò cucinano carne prelibata, alle cene eleganti tenute nella club house e nei famosi ristoranti del paese, alle parate a cavallo nel porto.

Ci sono poi le serate non formalmente ‘polo’ ma che chi vive in questo mondo ben conosce: quelle occasioni in cui tutte le tensioni che si creano in campo, in un gioco così adrenalinico, vengono spianate. Il momento in cui veramente si vede quello che è il mondo del polo: un mondo di una grande passione condivisa, un mondo internazionale; semplice per il suo rapporto con natura e cavallo ma allo stesso tempo elegante, glamorous, tradizionale.

Un mondo vissuto in maniera completa ed un gioco in cui non ci si arrende fino all’ultimo e così, nonostante la stagione sia agli sgoccioli, per il Maserati Polo Team la lotta non è finita, manca ancora la coppa più importante: la Silver and Gold Cup.

Allegra Nasi

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