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La Parigi di Alain Ducasse

La Parigi di Alain Ducasse

In un libro
Finalmente è arrivato anche in Italia il libro “J’aime Paris- La mia Parigi del gusto in 200 indirizzi” scritto da Alain Ducasse a quattro mani con il critico culinario Fréderick-Ernestine Grasser Hermé.

496 pagine in cui si rincorrono i luoghi gastronomici parigini che secondo lo chef pluristellato non si possono non visitare in un viaggio nella Ville Lumière.

I 200 indirizzi più “golosi” della capitale francese commentati dal celebre chef: dai ristoranti di lusso più rinomati alle piccole brasserie passando per i negozi etnici e le pasticcerie più sfiziose.

E poi, mercati di verdura, banchi del pesce, épiceries, singoli prodotti e consigli in una guida con tanto di piantine per un tour culinario in piena regola.

Imperdibile il croissant del mattino in riva al Canal Saint-Martin, ma anche la cena magica e romantica sulla Tour Eiffel.

Il libro, edito da  L’Ippocampo, è diviso in 4 parti.

La prima, “Parigi sarà sempre Parigi”, è dedicata ai celebri ristoranti parigini, in cui Ducasse include ovviamente il suo nel lussuoso Plaza Athénée, ma anche quello del collega Joël Robuchon.

La seconda è la “Parigi dei prodotti regionali”, mentre la terza “Parigi crocevia dei mondi”, racconta la cucina internazionale ed etnica trapiantata nella città, tra cui troviamo la cucina d’autore made in Italy di Giovanni Passerini dal bistrot Rino.

Per chiudere in bellezza ecco la “Parigi dei dolci”, con una lunga serie di indirizzi per i più golosi.

J'aime Paris- La mia Parigi del gusto in 200 indirizziNel libro, non mancano le foto, una più invitante dell’altra, scattate da Pierre Monetta.

Vista la mole del volume illustrato, ecco all’interno un piccolo e pratico carnet di indirizzi estraibile da portare con sè nella scoperta della Parigi gastronomica di Ducasse.

“Parigi è il luogo delle mode e delle infatuazioni, ma anche delle creazioni autentiche. Il luogo in cui l’arte della tavola e la scienza della gastronomia sono state incoraggiate e promosse da un pubblico di intenditori. Ma Parigi non è unicamente i santuari della grande cucina. È non solo il fascino dei bistrot e delle brasserie di un tempo, ma anche quello degli esperimenti e delle novità. Parigi possiede un’atmosfera che suscita l’emulazione, l’inventiva, il rinnovamento.”

Questa la dichiarazione d’amore di Ducasse nei confronti della sua Paris.

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