
Il pezzo più prezioso è di El Greco
La medioevale Torre delle Arti di Bellagio ospita dall’8 al 23 agosto 2015 una mostra gratuita che mette sotto i riflettori la più vasta raccolta di icone bizantine e post bizantine di matrice cristiana.
L’esposizione “L’Eredità di Bisanzio”, a cura di Mariella Lobefaro, presenta 101 opere datate dalla metà del XIV agli inizi del XX sec provenienti da oltre 20 Paesi: dall’Italia alla Grecia, dai Balcani alla Russia.
Il pezzo forte della rassegna è l’icona di San Demetrio firmata da Doménikos Theotokópoulos, meglio conosciuto come El Greco, eccezionalmente esposta il weekend dell’8 agosto. Si tratta della più integra delle uniche 3 icone, sinora conosciute, dell’artista e vale “svariati’” milioni di euro (per ora non si sa se saranno sufficienti le dita di una mano per quantificarli).
L’opera, proposta da una piccola società d’asta francese come post-bizantina, si è rivelata autografa di El Greco grazie ad approfondite indagini diagnostiche, commissionate dal fortunato collezionista tedesco che se l’è aggiudicata a Mariella Lobefaro, che ha coinvolto il prof. Puppi, considerato il più grande conoscitore del periodo italiano del El Greco, nelle sue ricerche che completano quelle storico-artistiche svolte fin da 1963 dallo studioso sull’arte veneto-cretese.
Il prof. Puppi introdurrà a Bellagio questa importante icona che sarà poi il fiore all’occhiello della mostra di Treviso, “El Greco in Italia, Metamorfosi di un Genio”, in programma a Casa dei Carraresi dal 24 ottobre al 10 aprile prossimi, il più importante evento europeo sulla giovinezza de El Greco.