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I migliori posti di lavoro del mondo

Al primo posto SASIn attesa di scoprire il prossimo 13 dicembre la classifica dei migliori ambienti di lavoro in Italia, ecco la graduatoria delle 25 multinazionali in cui lavorare, a detta dei loro dipendenti, è un vero e proprio piacere.

La graduatoria è stilata annualmente da Great Place to Work, la società americana che si occupa di gestione e organizzazione dei posti di lavoro, in base a sondaggi anonimi tra i lavoratori e valutazioni effettuate sulle politiche e pratiche di gestione delle risorse umane.

Si aggiudica il titolo di “World’s Best Multinational Workplaces 2012”, SAS Institute, società di software e servizi di business analytics, per anni incoronata “migliore azienda al mondo” da Fortune, magazine di business del Time.

Ecco alcuni motivi: i giorni di malattia sono illimitati, l’orario lavorativo è di 35 ore settimanali, asilo e palestra interni, un ambulatorio medico gratuito e attivo 24 ore su 24 per i lavoratori e le loro famiglie, cibo gratis e un maggiordomo a disposizione che sbriga per i dipendenti le decine di incombenze giornaliere, dalle bollette alla spesa. E poi, mostre d’arte ogni settimana e un pianista che intrattiene nella caffetteria principale.

Asilo interno di SAS Institute

Medaglia d’argento per Google, a cui non è bastato introdurre i “death benefits”, versamenti che l’azienda fa alla famiglia del dipendente deceduto, per dieci anni dopo la sua morte, per mantenere il primato.

Terzo posto per NetApp, seguita da Kimberly-Clark e Microsoft, l’anno scorso al vertice.

Tra i sette nuovi ingressi, ecco Pepsi Co (11°), mentre è uscita dalla classifica The Coca-Cola Company.

“Per ottenere l’eccellenza della top 25 non esistono però ricette generali, perché la stessa pratica declinata su due diverse imprese può restituire differenti risultati”, spiega Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia. “Tutto però ruota intorno alla fiducia: tra dipendenti, manager e HR. Da lì derivano le motivazioni e anche i risultati in termini economici. Basti pensare che le cento best companies della classifica di Fortune, dal ’97 al 2010, hanno avuto performance finanziarie tre volte migliori rispetto a quelle del resto del mercato (prendendo a riferimento i principali indici Usa)”.

Ecco la classifica completa:
1. SAS Institute (Informatica)
2. Google (Informatica)
3. NetApp (Informatica/Gestione dati)
4. Kimberly-Clark (Prodotti per la persona e per la casa)
5. Microsoft (Informatica/Software)
6. Marriott (Ospitalità/Hotel)
7. FedEx Express (Trasporti/Consegne)
8. W. L. Gore & Associates (Manifatturiero)
9. Diageo (Cibo e Bevande)
10. Autodesk (Informatica/Software)
11. Pepsi Co (Cibo e Bevande)
12. Ernst & Young (Servizi professionali)
13. Telefónica (Telecomunicazioni)
14. Monsanto (Chimica)
15. Intel (Informatica/Hardware)
16. National Instruments (Elettronica)
17. General Mills (Alimentari)
18. American Express (Servizi di credito)
19. Accor (Ospitalità/Hotel)
20. McDonald’s (Ristorazione)
21. Cisco (Informatica)
22. Novo Nordisk (Biotecnologia e farmaceutica)
23. Quintiles (Sanità Servizi)
24. SC Johnson (Prodotti igienici)
25. Mars (Cibo)