Giorgio Armani ha deciso di chiudere per una settimana gli uffici di Milano e le sedi produttive che si trovano in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino e Piemonte, per proteggere i propri dipendenti dal Coronavirus.
Terza posizione
La fulminea diffusione del Coronavirus nelle regioni del Nord ha fatto balzare l’Italia al terzo posto per numero di contagi in tutto il mondo: a parte la Cina, resta dietro solo alla Corea del Sud (602 casi), superando il Giappone (fermo a 135, secondo i dati della Johns Hopkins University).
Chiuso
Giorgio Armani ha deciso di chiudere le aziende per sette giorni. Al personale coinvolto dalla misura, presa per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, non saranno trattenute le ferie. Dirigenti e responsabili di funzioni, la maison dovranno comunque garantire disponibilità e reperibilità. Inoltre, Armani ha presentato la collezione della linea che porta il suo nome con una sfilata a porte chiuse, in diretta streaming. Scelta poi presa anche dal marchio Laura Biagiotti.
Emergenza
Tutti i cittadini che sono passati ho hanno sostato nelle zone “focolaio” del virus in Lombardia e Veneto hanno l’obbligo di comunicarlo alle Asl “ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”. È quanto previsto dal decreto attuativo firmato dal presidente del Consiglio.