
Dall’elezione della Maria dell’anno allo Svolo del Leon
Mentre il Carnevale ambrosiano è ancora in corso, nel resto d’Italia è già Quaresima.
Con Martedì Grasso anche Venezia ha salutato la sua festa più tipica con il tradizionale “Svolo del Leon”, il maestoso gonfalone di San Marco che venendo issato dal palco del Gran Teatro al Campanile di san Marco simboleggia la chiusura del Carnevale 2015.
Una kermesse che viene archiviata nel segno della bellezza e dell’eleganza delle Marie, ritornate per l’ultima volta a San Marco, e con il simbolico passaggio di consegne tra l’Angelo volato quest’anno, Marianna Serena, e la nuova Maria, Irene Rizzi, che sarà l’Angelo del 2016.
Sontuoso il vestito di seta rossa, “Principessa cinese”, con cui Irene Rizzi è salita sul palco del Gran Teatro strabiliando il popolo del Carnevale. Un abito, ideato da Francesco Briggi, che riassume la storia mercantile della Serenissima: i commerci con la Cina, il medioevo gotico, il rosso di Venezia, la seta.
Irene Rizzi, 18 anni, di Dese, studentessa al liceo scientifico Stefanini di Mestre, è stata eletta Maria dell’anno 2015 lunedì 16 febbraio 2015, al termine della cena di gala nel salone delle feste a Ca’ Vendramin Calergi sede del Casinò di Venezia. La giuria ha scelto il nome di Irene tra le 12 ragazze che avevano superato la prima selezione tra decine di giovani di tutta la provincia di Venezia che si erano iscritte al concorso.
Il bilancio del direttore artistico Davide Rampello a conclusione dei 18 giorni di spettacoli, feste ed iniziative, è positivo: “ciò che mi ha spinto e guidato in questi cinque anni di programmazione è stato l’impegno di valorizzare l’anima di Venezia. Il Carnevale a Venezia era ed è particolare perché era connaturato storicamente dentro alla vita normale della città. L’andare in maschera coincideva con la stagione teatrale, per sei mesi di festeggiamenti in maschera. Oggi più che mai bisogna valorizzare i patrimoni che insistono in questa città, tra le più formidabili del mondo. Questo doveva essere il nostro obiettivo: a tutti ho chiesto di essere assieme, di fare rete, di interpretare e lavorare sul tema che veniva proposto. Questo è stato l’inizio di una ricucitura, una opportunità che consente di coinvolgere tutta la città e il risultato è stato ottimo visto che quest’anno avevamo nella programmazione Fenice, teatro Goldoni e teatro Stabile, Musei Civici e Archivio di Stato. È chiaro che il Carnevale è un richiamo che porta centinaia di migliaia di persone, ma il tema è quello di alzare sempre più la qualità della proposta, perché così si fa in modo che ci sia un certo tipo di atteggiamento anche da parte di chi viene a visitarla Venezia”.