Alla scoperta di uno dei vini più richiesti al mondo
Dietro una bottiglia di Frascati si nasconde una lunga ed affascinante storia.
Vino famoso ed apprezzato già dagli antichi Romani, per molto tempo è stato il portabandiera dell’enologia italiana. Insieme al Chianti è stato il vino italiano più richiesto nel mondo. Ma il passato del Frascati è talmente importante da diventare persino ingombrante, tanto da invaderne il presente. Basti pensare all’immagine, ancora dura a morire, del Frascati come vino da osteria, servito in fiaschi di vino, da bere seduti a lunghi tavoloni di legno.
Come è già avvenuto per la cucina tradizionale romana, anche il Frascati deve attualizzarsi. Una speranza è legata all’annuncio dell’imminente riconoscimento della DOCG per il Frascati Superiore e per l’affascinante Frascati Cannellino.
Per il momento, di fronte ad un livello qualitativo non omogeneo, è importante scoprire e valorizzare quelle, non poche, punte di eccellenze. Una vacanza da queste parti è la giusta occasione per visitare alcune di queste cantine. Ma non solo. Perché il territorio di produzione del Frascati racchiude alcuni importanti gioielli storici. Come le Ville tardo rinascimentali e barocche edificate tra Monteporzio Catone e Grottaferrata. Tra le più famose: Villa Aldobrandin, Rufinella, Lancellotti, Falconieri, Torlonia, Borghese. Molte le tracce lasciate da artisti come Vanvitelli, Maderno, Caracci e Pannini.
Per non parlare dell’immancabile “giro delle Osterie”, apprezzato in passato da artisti ed intellettuali.
Tornando al Frascati, siamo di fronte ad un vino di grande importanza. Protagonista indiscusso della tradizione eno-gastronomica laziale e, più in particolare, di quella romana: dalle minestre (da provare con quella di farro), alla pasta con i fagioli, con i ceci, dagli spaghetti alla carbonara o i bucatini all’amatriciana ad i saltimbocca alla romana ai carciofi alla romana. Solo per citarne alcuni.
In attesa che si imponga come abbinamento anche di piatti di altre regioni (sono molti), il Frascati è il vino da ordinare ogni volta che ci siede ad un ristorante romano. Eccellente da bere anche come aperitivo. Splendido nella sua versione “Superiore”; da scoprire nelle poche bottiglie prodotte nella versione “Spumante”. Imperdibile il “Frascati Cannellino”, splendido vino dolce ottenuto da uve raccolte tardivamente e prodotto con l’intervento determinante della Botrytis Cinerea, la “muffa nobile” protagonista di altri importanti vini dolci.
Per gli eno-appassionati più esperti, il Frascati è l’occasione per scoprire vitigni come il Bellone, il Bonvino Bianco e, soprattutto la Malvasia Puntinata. Quest’ultima è un’uva che ben rappresenta il territorio del Frascati. Purtroppo, è anche un’uva particolarmente esigente, e, per questo, non utilizzata da tutti i produttori. Attenzione quindi alla retro etichetta per scoprire quelle bottiglie realizzate con questo importante vitigno.
Il disciplinare.
In attesa delle modifiche legate al riconoscimento della DOCG, il disciplinare di riferimento è quello della DOC. Il Frascati è prodotto con Malvasia Bianca di Candia (50%), Trebbiano Toscano (10-20%), Malvasia del Lazio (Puntinata) (10-40%). Possono concorrere, da sole o congiuntamente le uve Greco, Trebbiano Giallo, Bellone e Bombino (max 30%), ed altre varietà a bacca bianca (max 15%). Il Frascati presenta un titolo alcolometrico volumico minimo dell’11,00%. È prevista anche la versione “Superiore” (11,50%). Il Frascati può essere prodotto anche nella versione “Spumante” (11,5%). Il “Frascati Cannellino” è prodotto con uve raccolte tardivamente (12,50%).
Nel bicchiere.
Il Frascati, servito ad una temperatura di 8-10°, nel bicchiere si presenta con un colore giallo paglierino, più o meno intenso, a volte con sfumature dorate. Al naso, profumi floreali e fruttati di media intensità. In bocca, mostra una discreta struttura ed una buona persistenza. Il “Frascati Cannellino” presenta un colore dorato, un caratteristico profumo di frutta matura, un gusto sapido e dolce.
A Tavola.
Il Frascati ed il Frascati Superiore sono prìncipi incontrastati della cucina romana e di quella laziale.
Tra le minestre, quella di Farro, la Stracciatella alla Romana, la Pasta con i Fagioli o con i Ceci, la Pasta e Broccoli in brodo d’Arzilla, l’Acquacotta.
Passando ai primi piatti: gli immancabili Bucatini all’Amatriciana e gli Spaghetti alla Carbonara, le Penne all’Arrabbiata, gli Spaghetti Cacio e Pepe, ma anche Spaghettu al Tonno o con le Vongole.
Tra i secondi, Fritto alla Romana, Saltimbocca alla Romana, Pollo Spezzato, Coniglio alla Cacciatora, Calamari Ripieni e pesce arrosto.
Frascati protagonista anche con contorni e verdure come i Carciofi alla Romana o alla Giudia, Fiori di zucca fritti ed i Filetti di Baccalà.
Per il Frascati Cannellino, dolci come il Gelato di Ricotta, i Bignè di San Giuseppe, le Castagnole ed i Tozzetti.
Aziende & Etichette.
– Casale Marchese: Frascati Superiore; Frascati Cannellino.
– Casale Mattia: Frascati Superiore “Terre del Casale”; Frascati Cannellino.
– Fontana Candida: Frascati Superiore “Santa Teresa” e Frascati Superiore “Terre dei Grifi”.
– Pietra Porzia: Frascati Superiore “Regillo”; Frascati Cannellino “Regillo”
– San Marco: Frascati Superiore “Meraco”; Frascati Superiore “Crio 8”; Frascati Spumante; Frascati Cannellino.
– Villa Simone: Frascati Superiore.