Charity a NataleTorna anche quest’anno l’appuntamento charity con Il Natale dei 100 alberi d’autore, progetto di solidarietà alla sua 21esima edizione voluto dall’Associazione Sergio Valente, che invita vip ma anche esponenti del mondo della moda e del design a realizzarare la propria interpretazione del simbolo natalizio per eccellenza.
Come di consueto, le originali creazioni, tra cui il tripudio di organza rosso fuoco plissettata di Ermanno Scervino, resteranno esposte al pubblico nei prossimi giorni a Roma a Palazzo Torlonia in Via Bocca di Leone 78, prima di essere messe all’asta.
Stasera alle 18.30, sempre nella prestigiosa location capitolina, verrà presentato il volume fotografico 100, dedicato agli alberi di Natale più significativi dell’ultimo ventennio.
Il libro è nato da un’idea di Eduardo Tasca, in collaborazione con Graus Editore, la cui prefazione è stata affidata alla giornalista di moda Cinzia Malvini.
“In questi vent’anni – ha spiegato Sergio Valente, patron del progetto – grazie alla generosità e alla sensibilità dei grandi protagonisti che hanno aderito nel corso delle varie edizioni abbiamo raggiunto importanti obiettivi a sostegno della ricerca e di realtà bisognose. Con questo volume ho voluto ricordare e ringraziare tutti i brand amici che mi hanno accompagnato in questi anni sostenendo il progetto con entusiasmo”.
Il ricavato della vendita del libro (50 euro) sarà devoluto a favore di un progetto di ricerca diretto e coordinato dal Prof. Fabrizio Stocchi, direttore del Centro per la cura e la diagnosi del Parkinson dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma.
I fondi nello specifico andranno a favore di un progetto rivolto a giovani pazienti parkinsoniani per valutare l’impatto della patologia sulla loro qualità di vita e l’importanza dell’ausilio tecnologico nell’approccio riabilitativo alle malattie neurodegenerative.
“Presso il nostro Centro”, ha spiegato il prof. Stocchi, “particolarmente attiva è la ricerca traslazionale che trova nella sperimentazione farmacologica uno dei suoi pilastri fondamentali. Il riconoscimento dei sintomi premonitori, l’intervento precoce, uniti ai progressi della ricerca scientifica, possono rappresentare un’arma in più nella lotta contro la malattia. Ben vengano, dunque, iniziative come questa a sostegno di un settore, quello della ricerca, che in Italia non è ancora considerato davvero strategico per il Paese”.
