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Alessandro Borghese positivo al Coronavirus: “sono tutto acciaccato”. «Mi sento fortunato, posso curarmi a casa mia»

Alessandro Borghese positivo al Coronavirus: “sono tutto acciaccato”. «Mi sento fortunato, posso curarmi a casa mia»

Alessandro Borghese è risultato positivo al Coronavirus. La positività al Covid 19 non ha comunque tolto il sorriso ad Alessandro Borghese, 44 anni, chef e celebre volto televisivo soprattutto grazie al programma campione di ascolti Quattro ristoranti, che conduce dal 2015 su Sky Uno. Il noto chef ha postato sul suo profilo  Instagram diverse Stories in cui racconta di essere risultato positivo al virus: per questo motivo, è «da cinque giorni chiuso nel mio bunker», mentre la famiglia (la moglie Wilma e le due figlie, Alexandra e Arizona) si trova, isolata da lui, su un altro piano della casa. «Niente febbre per il momento, che dire?», ha raccontato sempre nelle Stories. «Sono tutto acciaccato, ho le ossa rotte e la testa che mi gira».

 

 

Photo Credits: Facebook Alessandro Borghese

Alessandro Borghese positivo al Covid-19. Le sue condizioni non sono gravi

Un messaggio su Instagram per tranquillizzare tutti i suoi fan. Borghese, nonostante il momento difficile,  fa anche dell’ironia sulla quarantena a cui la malattia lo costringe. “La natura non ha più segreti per me: so esattamente che la formica proiettile ha il morso più doloroso della natura e che la barriera corallina ha perso il 30% dei suoi coralli negli ultimi dieci anni”. “Spero di levarmelo immediatamente di mezzo perché non so più come posarmi sul letto, mi giro e mi rigiro”, aggiunge nel videomessaggio ai suoi fan Alessandro Borghese, che conclude ammettendo di sapere di essere “piuttosto fortunato” ad aver preso la malattia in una forma che sembra comunque essere più leggera.

La difficoltà dell’isolamento

L’isolamento per i positivi al Covid, in effetti, può essere davvero noioso e complicato. Soprattutto quando si vive in famiglia, e si devono gestire spazi separati. Ovviamente, come Borghese stesso ammette: “questo è il lato meno preoccupante e drammatico del Covid, e su questo non c’è dubbio, ma è comunque una seccatura non indifferente”. Forse il colmo per uno chef è proprio non sentire i sapori, uno dei sintomi più diffusi e comuni della malattia: ma Borghese racconta comunque che la pausa caffè «è la parte più buona della giornata», ha continuato. Aggiungendo, poi, di sperare di «levarmi presto il coronavirus di torno perché non so più come distendermi sul letto, per i reni. Mi giro e mi rigiro».

La situazione non è ovviamente piacevole, ma lo chef non si fa mancare l’ottimismo: nonostante la malattia, «mi sento comunque fortunato», ha raccontato in esclusiva a IoDonna, «perché sto già meglio e non ho avuto bisogno di andare a curarmi in ospedale». Per fortuna, ha aggiunto, «dal momento che non sono così grave sono rimasto a curarmi a casa».