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Addio a Beppe Modenese: è stato uno dei creatori della moda italiana

Addio a Beppe Modenese: è stato uno dei creatori della moda italiana

Beppe Modenese è scomparso all’età di 90 anni. Grande ed importante perdita all’interno del fashion industry. Il così definito “Primo Ministro” della moda italiana, è stato precursore del sistema, anima e ideatore dell’ high fashion nazionale. Non solo: pr ante litteram, scopritore di talenti e figura significativa per la storia del costume. Senza di lui non esisterebbe il “Made in Italy” così come è considerato tutt’oggi. Persona riservata ma altrettanto ironica, era stato definito dalla rivista statunitense Women’s Wear Daily nel 1983: il “Primo Ministro della moda italiana”. Un’ espressione su cui lui scherzava, ma che rappresenta perfettamente il personaggio in questione. Il 26 novembre sarebbe stato il suo 91esimo compleanno.

Addio a Beppe Modenese: il grande creatore della moda italiana

Beppe Modenese, all’anagrafe Giuseppe Modenese, è stato un manager italiano, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana. Protagonista indiscusso e pietra miliare del fashion nostrano. Venne definito anche “Minister of Elegance” dalla rivista autorevole “Vogue”. Originario di Alba, in provincia di Cuneo ,Il giovane Modenese capisce ben presto che la realtà della provincia non fa per lui e si trasferisce a Milano alla ricerca di una realtà più proficua ed adatta alle sue ambizioni. Attraverso Guido Sacerdote, regista alla Rai di Milano e suo amico, entra nella redazione di corso Sempione per lavorare sull’unico programma televisivo dell’epoca, dedicato all’ universo femminile: Vetrine, diretto da Elda Lanza. «Guadagnavo 15mila lire per il programma: un giorno Elda mi propose di fare qualcosa legato alla moda e io, pensando alle 15mila lire in più che avrei preso, accettai subito».

Dopo la parentesi televisiva, aveva iniziato a collaborare con il marchese Bista Giorgini, l’organizzatore della prima sfilata di moda italiana a Firenze nel 1951. «Giorgini è il vero inventore della moda italiana, non io. Anche lui come me lo aveva fatto per trovare una sistemazione». Il primo grande evento di moda italiana: la sfilata nella magnifica Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze. Era il 1952 e a quella sfilata avevano preso parte nomi iconici, da Roberto Capucci a Emilio Pucci.  Verso la metà degli anni ’60, con un gruppo di designer quali; Missoni. Krizia e Walter Albini, aveva lasciato Firenze alla volta di Milano. Proprio all’interno del capoluogo lombardo aveva iniziato ad occuparsi dell’organizzazione delle sfilate. Attorno a lui, durante gli anni d’oro della moda italiana, si erano raccolte tutte le più grandi maison del Made in Italy nazionale, come: Gianfranco Ferré, Gianni Versace e Giorgio Armani. Tra gli stilisti che lanciò ci furono anche, nel 1984, Dolce&Gabbana.

Indiscusso scopritore di talenti che rese la moda italiana una potenza a livello internazionale

Beppe Modenese e Piero Pinto erano durante la loro vita l’immagine dei gentiluomini d’altri tempi, dotati di eleganza e classe infinita: «Sono stato una persona fortunata: sono un provinciale: ho avuto sì una buona educazione, ma la mia non era una famiglia potente». Così si definiva uno dei più grandi pilastri della moda italiana. Beppe Modenese, ha sempre conservato un’indissolubile umiltà e nobiltà d’animo. Nonostante il fashion industry, sia un ambiente considerato dal senso comune un po’ superficiale ed artefatto. Un vero rivoluzionario del mondo della moda, che compie nel 1967 un vero e proprio stravolgimento all’interno della storia del costume nostrano: «I Missoni mandarono in passerella degli abiti di maglia leggera, praticamente trasparente, e le modelle non portavano la biancheria. Fu uno scandalo enorme, tanto che Ottavio (Missoni, ndr) decise di abbandonare Firenze per Milano quando gli imposero di non presentare quei vestiti».

Beppe Modenese ha reso l’Italia uno dei centri più importanti della moda internazionale

Beppe Modenese è un manager visionario, scopritore di talenti cristallini e rivoluzionario dello stile  nostrano. Diversi stilisti lo seguono: da Krizia a Walter Albini. Modenese collabora con i più grandi per costruire quelli che sarebbero diventati oggi la Milano Fashion Week e la Camera della Moda. «Convinsi l’ente Fiera a darci le sale gratis per due stagioni, perché non avevamo budget. Convinsi gli stilisti a sfilare tutti assieme, cosa che non era per nulla scontata. La più grande soddisfazione è stato quando Bettina Ballard, eminenza grigia della moda francese, ammise che dopo aver assistito alle presentazioni di Milano si era sentita terribilmente fuori moda, coi suoi vestiti parigini». L’Italia così diviene la culla della moda internazionale, insieme alla “rivale” francese.

Beppe Modenese; Nicoletta Spagnoli; Chi è Chi Awards 2013;

 Lancia saloni a tema come Idea Como, Idea Pelle, il Micam e il Mipel

Non solo Milano Fashion Week e Camera Nazionale della Moda. Beppe Modenese lancia saloni a tema come : Idea Como per presentare la seta comasca a livello globale, Idea Pelle, il Micam e il Mipel. Lavora a “spron battuto” anche con i magnate del beauty internazionale: Estée Lauder, Coco Chanel, Laura Biagiotti ed infine Krizia. Tra i suoi titoli più importanti, ricevuti durante la sua faraonica carriera: Cavaliere dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1985, l’Ambrogino d’Oro nel 1994 e nel 2002 a Roma la Lupa Capitolina. Sicuramente una grande perdita per l’intero mondo della moda (italiano in primis) ma anche internazionale. Una figura di riferimento importante che, ad oggi, lascia altrettante creazioni significative e rese Milano una delle capitali indiscusse del fashion. Tutto il mondo della moda è in lutto. E mancherà innegabilmente la sua presenza.