
Frac scuro, smalto nero sulle unghie, viso tatuato, e occhiali da sole: questo è Lauro De Marinis, in arte Achille Lauro, nato nel 1990 alla Serpentara, la rockstar bohèmienne che sta conquistando tutti grazie all’album 1969, ma anche alle sue molteplici personalità che si riflettono nei look eccentrici. Achille fa parte della nuova generazione di rapper della scena romana, che sono anche icone di moda, al punto di essere corteggiati dalle grandi firme di stilisti affermati.
Uno stile tutto suo
In attesa di sapere se verrà scelto come giurato di X Factor, in merito cui ha dichiarato: «sarebbe bello, lo spero. Ma per ora non ne so nulla», Achille Lauro passa dallo stile punk a quello glam anni Ottanta, come David Bowie, dal rock gotico al pop senza mai perdere quell’animo malinconico e dannato che lo rende una vera rockstar. Il 12 aprile è uscito 1969, il nuovo album di Achille Lauro. Durante la conferenza stampa di presentazione del disco non poteva mancare la domanda su X Factor. Secondo le ultime indiscrezioni tra i nuovi giudici del talent ci sarà proprio il giovane cantante romano.
Interrogativo X Factor
Achille Lauro ammette di non saperne ancora nulla: «Mi piace che ci sia questa attenzione nei miei confronti, spero di poter collaborare con X Factor perché in questi anni ho fatto anche il talent scout e il management e mi è sempre piaciuto occuparmi di nuovi artisti. Mi divertono poi le esperienze televisive, specialmente quando sono vicine al mio lavoro. Comunque nessuno mi ha ancora parlato direttamente, forse lo hanno fatto con la mia agenzia ma non lo so, e comunque non lo potrei dire».
Un tour epico
A chi gli faceva notare la coincidenza tra l’annullamento del tour nei club previsto per maggio e rinviato a ottobre, con l’avvio da parte di Sky delle registrazioni delle audizioni dei concorrenti del talent show, Achille Lauro risponde:«Questo disco è la veste migliore per me al momento e il concerto deve essere all’altezza, per questo ho deciso di rinviare quelli del prossimo mese. Ho sempre curato gli show personalmente ma stavolta ancora di più perché è vero che ero pronto al tour ma non al tour della mia vita, e visto quello che è successo dopo Sanremo vorrei fare una cosa epica, qualcosa che resti. E poi voglio che chi viene ai miei concerti abbia ascoltato bene il disco, c’era bisogno di più tempo»
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