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Salone del Mobile 2011: eco-friendly

Salone del Mobile 2011: eco-friendly

Arredo per un mondo più sanoAbbiamo scoperto le tendenze del Salone del Mobile 2011, dallo stile classico, alla voglia di colore passando per le novità di Euroluce 2011 e quelle per l’ufficio.

L’ecologia, l’attenzione per l’ambiente non sono più una tendenza sentita solo da pochi illuminati, ormai l’ecocompatibilità è una richiesta che il consumatore fa anche per gli oggetti di uso comune.
Tanto che, perfino un colosso del beverage come Pepsi ha annunciato che, a partire dal prossimo anno, le bottiglie saranno fatte con buccia di mais e corteccia di pino mentre la rivale Coca Cola sta sperimentando la canna da zucchero.

Anche l’arredamento fa scelte eco-friendly che si basano su materiali riciclati, naturali o a risparmio energetico.
Slide, azienda che impiega solo polipropilene riciclabile, propone Kami (carta in giapponese) una linea di poltroncine, divani e tavolini progettata dal designer francese Marc Sadler che si ispira alla tecnica dell’origami. Ogni pezzo è cavo e, al suo interno, può essere alloggiato un corpo illuminante a risparmio energetico o a led.

Con gli scarti industriali, in particolare con i rulli delle anime in cartone delle rocche dei filati di cotone, Marina Marostica e Alex Nalesso hanno realizzato, per Scalo Design una poltrona dotata di poggiapiedi-portariviste mentre con gli scarti di altre lavorazioni, Arper ha prodotto l’Mdf con cui è realizzato il pianale dei tavoli Gher. Questa linea è dotata di gambe in rovere proveniente da foreste a taglio controllato e rimboschimento programmato.

Tiago Sá da Costa con le bottiglie usate di un liquore olandese ha realizzato le gambe di un tavolino. Sempre in tema Giuseppe Bavuso ha disegnato per Alivar una libreria con la scocca in rovere e i ripiani in cemento Ductal, materiale durevole composto da fibre organiche e completamente riciclabile.

Lexon, ha prodotto una lampada a forma di pianta, disegnata da Valentina Ciotto e Simone Spalvieri, che, proprio come una pianta vera, ha bisogno della luce del sole per “sopravvivere”. Greenman, così si chiama la lampada, accumula l’energia solare e la trasforma in luce artificiale. Quando è in carica può essere messa vicina alle altre piante, basta capovolgerla e il vaso si trasforma in diffusore.

Ana Maggioli e Federico Mirabal Pietra, architetti uruguaiani, hanno presentato una serie di complementi in materiali naturali come i tavolini con il pianale formato da un prato d’erba vera o da un’unica fetta di agata o quarzo o ancora con un disco di legno proveniente da tronchi non utilizzabili per altri usi. Impiegano la carta di riso, quella che tradizionalmente veniva usata per realizzare i parasole delle geishe, i designer di Future Tradition.
Con questo materiale Christoph John, Jovana Bogdanovic e Zhang Lei hanno creato sedie, lampade e contenitori. Dall’unione della lana vergine con un filato di cellulosa proveniente dalle foreste del nord della Finlandia nasce la linea di tappeti Minore. Tutti i tappeti sono tessuti a mano da artigiani finlandesi e tinti con coloranti naturali di origine vegetale.

Roslyn Campbell ha sostituito la tela della sedia a sdraio con dei sassi di granito levigati a mano e tenuti insieme da una maglia di fili metallici. Ponendo la sedia al sole i sassi si riscaldano e provocano, a chi si siede, un tiepido massaggio che rilassa i muscoli.

Si basa invece sull’aromaterapia la proposta di Frigerio. I mobili in midollino dell’azienda comasca di possono intridere con diverse essenze (dalla rosa alla lavanda, dal mughetto alla menta) che hanno effetti benefici.
Patrick Norguet ha disegnato per Kristalia un tavolino a forma di tappo di bottiglia con la base in vero sughero e il piano in materiale plastico.

Alessandra Iannello