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Un’annata a cinque stelle

Un’annata a cinque stelle

Per Donnafugata, vini di grande eleganza

L’annata 2008 sarà ottima. A confermarlo, i risultati della vendemmia di una delle aziende più famose del vino Made in Italy, Donnafugata.

Una breve storia della cantina
Donnafugata nasce in Sicilia nel 1983 dall’iniziativa di una famiglia che ha sempre creduto nelle potenzialità enologiche della propria terra e che conta oltre 150 anni di esperienza nel vino di qualità. Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, insieme ai figli Josè e Antonio, guidano oggi l’azienda sulla strada della qualità estrema: un progetto imprenditoriale che punta alla cura dei particolari e mette l’uomo al servizio della natura, perseguendo obiettivi qualitativi sempre più elevati e rispondenti alle potenzialità del territorio.
L’avventura di Donnafugata nel mondo del vino inizia nelle storiche cantine della famiglia Rallo a Marsala – costruite nel 1851 – e nelle vigne di Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia occidentale; nel 1989 la famiglia Rallo avvia un nuovo progetto imprenditoriale sull’isola di Pantelleria.
Il nome Donnafugata, letteralmente “donna in fuga”, fa riferimento alla storia della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone, che ai primi dell’800 fuggì dalla corte di Napoli per l’arrivo delle truppe napoleoniche e si rifugiò in Sicilia, nel Palazzo Filangeri di Cutò, a Santa Margherita Belice.
Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel romanzo Il Gattopardo, a indicare con il nome Donnafugata, il Palazzo di S. Margherita e i possedimenti di campagna del Principe di Salina, dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Questa vicenda ha ispirato l’effigie della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia e l’illustrazione dell’etichetta del vino “Mille e una Notte”.
La produzione complessiva di Donnafugata è ottenuta da circa 328 ettari di vigneto, di cui 260 a Contessa Entellina e 68 a Pantelleria.

Il binomio vino e cultura per Donnafugata
Con il progetto “Impresa Natura Cultura” l’azienda – dedita alla produzione di vini di qualità – supera i propri confini, impegnandosi con responsabilità per lo sviluppo eco-compatibile e culturale del proprio territorio.
Si tratta di un elemento distintivo nel panorama del settore vitivinicolo italiano; prima di Donnafugata le aziende non si erano mai spinte ad articolare in modo sistematico un insieme di attività di promozione culturale.   
Donnafugata ha quindi promosso progetti che nel tempo, e in collaborazione con istituzioni pubbliche, potessero costituire opportunità di reale e duraturo sviluppo del territorio.
“Donnafugata per Entella” è il progetto intrapreso nel 2000 con la Scuola Normale Superiore di Pisa per la conduzione degli scavi archeologici nel sito Elimo della Rocca di Entella – l’antica Anthìlia – che si trova nel territorio di Contessa Entellina. È agli Elimi (giunti in Sicilia tra l’VIII ed il XII sec. a. C.) che andrebbe attribuita l’introduzione in questa zona della coltivazione della vite, testimoniata da numerosi reperti trovati sulla rocca e dal conio di monete di epoca romana con l’effigie del grappolo d’uva.
La Sicilia è una terra di grande letteratura e Il Gattopardo rappresenta il romanzo del ‘900 italiano più tradotto e letto nel mondo. Grazie a questa sua diffusione, Donnafugata è un nome che ha la forza di evocare, per milioni di amanti della letteratura, l’immagine di una Sicilia straordinaria e complessa come quella descritta nell’opera. All’autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa il comune di Santa Margherita Belice – supportato da Donnafugata – ha dedicato un premio letterario internazionale che ha già premiato Abraham Yehoshua, Tahar Ben Jelloun, Claudio Magris e Anita Desai.

Ma, al di là della passato e del presente, quali i segreti per competere oggi sul mercato con vini di qualità? Lo spiega Josè Rallo in persona.

Quali sono i vini di punta della vostra cantina?
I vini di punta dell’azienda sono “Vigna di Gabri” e “Chiarandà” tra i bianchi, “Tancredi” e “Mille e una Notte” tra i rossi, il passito di Pantelleria “Ben Ryé” tra i vini dolci.

La vendemmia 2008: come si preannunciano i prossimi vini di Donnafugata?
Grazie a un andamento climatico regolare e a una conduzione del vigneto molto scrupolosa, la vendemmia 2008 a Donnafugata è stata eccellente e ha permesso di avere uve molto sane e perfettamente mature, che daranno vini di grande armonia ed eleganza. Nella Tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina, la notte del 6 agosto è iniziata la raccolta dello Chardonnay, la prima varietà a giungere a maturazione. Si è così celebrato il decennale della vendemmia notturna, una scelta tecnica che consente di preservare al meglio il corredo aromatico delle uve durante il loro trasporto dalla vigna alla cantina, grazie alle temperature più fresche della notte. La vendemmia si è conclusa il 26 settembre con le varietà più tardive di rosso e alcuni appezzamenti di Cataratto.

E a Pantelleria?
Molta soddisfazione anche lì, dove i vigneti di Donnafugata sono dislocati in ben 11 contrade, coltivati per lo più su terrazzamenti e rappresentano un bell’esempio di viticoltura eroica. Pur essendo un’isola relativamente piccola, Pantelleria presenta contesti viticoli diversi per altitudine, microclima, esposizione, suolo, età dei vigneti che può superare anche i cento anni. Una molteplicità di fattori positivamente “complici” della spiccata complessità che si ritrova poi nei vini. Una vendemmia, la 2008, alla quale si possono tranquillamente attribuire cinque stelle.

Da artigiani a industriali: come mantenere livelli qualitativi di eccellenza in Italia?
L’azienda è certamente cresciuta nel volume d’affari e nella struttura, ma noi continuiamo a sentirci degli artigiani. È una questione di forma mentis: alla ricerca della qualità, in vigna come in cantina, quello che conta sono i dettagli e il lavoro di squadra.

Le tendenze del mercato oggi, in Italia e all’estero.
Per il vino di qualità, sia in Italia che all’estero, la competizione è assolutamente globale. Una competizione molto spinta anche perché i consumi sono stagnanti. La sfida pertanto è a 360 gradi, dalla produzione alla comunicazione, dalla gestione amministrativa a quella commerciale. Da un punto di vista strategico poi, al vino italiano – che fa parte del “vecchio mondo” vitivinicolo – tocca di fare leva con sempre maggiore convinzione sul binomio vino di qualità e territorio… Quando riusciamo a farlo non siamo secondi a nessuno.

Un particolare o un dettaglio che rendono speciali i vostri vini.
Certamente il territorio dal quale prendono vita: le colline di Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale, e Pantelleria, l’isola del sole e del vento. Territori molto vocati dei quali ci sforziamo di interpretare sempre al meglio lo straordinario potenziale vitivinicolo.

La curiosità: la bottiglia più antica o la più pregiata che avete in cantina?
La nostra famiglia è nel vino dal 1851, mentre il progetto Donnafugata è stato avviato nel 1983: con questo marchio, la bottiglia più pregiata che abbiamo è il Passito di Pantelleria Ben Ryé del 1992, l’annata che a Bordeaux nel 1997 ha conquistato il Trophée Civart sbaragliando i più blasonati vini dolci del mondo.