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Milano Moda Donna AI 09: Laura Biagiotti

Milano Moda Donna AI 09: Laura Biagiotti

Futur-Donne per il prossimo autunno-inverno
La sfilata di Laura Biagiotti a Milano Moda Donna è un autentico omaggio al Futurismo e a Giacomo Balla.
Il Teatro Studio di Milano si è aperto per la nuova collezione autunno-inverno, una parata di capi che ha colto il legame moda-arte proprio nell’anno del Centenario del movimento italiano.

È una declamazione futurista a dare il via al defilè, i cui capi riproducono motivi, grafismi e ricami tratti dal movimento di Marinetti e compagni e, in particolare, dal Manifesto del “Vestito antineutrale” di Giacomo Balla, di cui la stilista è un’appassionata collezionista dal almeno vent’anni. Un omaggio non solo dettato dalla passione, ma dalla consapevole scelta in colui che aveva individuato nella moda il sistema più incisivo di penetrazione nel gusto contemporaneo, facendola rientrare nell’utopia futurista di trasformazione del mondo, a partire proprio dai primi abiti futuristi confezionati nel 1912.

In accordo con questo mood, Laura Biagiotti ha creato una collezione energizzante, dinamica, gioiosa, contraddistinta dalle asimmetrie. Prevale la maglieria, dal poncho bicolore a mo’ di fazzoletto al tubino che definisce la silhouette. È un tripudio di dettagli, inserti colorati e polimaterici, come si denota nelle spalle costruite ad hoc per gli abiti, nelle giacche, nei paletot, nei pantaloni slim con le pinche e nelle gonne-design lunghe al ginocchio.

Anche le pellicce sono futuriste e le stole diventano reversibili per un fascino night & day. Una collezione costruita sui materiali e sui colori, dunque. Ricami sullo chiffon, applicazioni preziose con motivi astratti, geometrici o floreali, e il cashmere, il velluto cangiante, il taffetas, l’organza e il mikado, mixati in patchwork inediti e accostamenti cromatici dirompenti.

Capo per eccellenza della collezione è la tuta in cashmere e treccioline con pannelli viola e fuxia, caratterizzata da macro colli che diventano cappucci glamour. Anche i cappotti sono ricchi di inserti biondo oro con maniche a sbuffo, da accompagnare a lunghi guanti, spesso viola.

Per la sera, il nero veste i tailleur dal taglio maschile e sartoriale, bolerini e frange arricchiti da bagliori e grafismi. Dominano il “giallone futurista”, i “violettissimi”, i fuxia, il solferino e il violetto, che tornano anche nei dettagli dei tacchi o nei macro stivali, alternati a una linea “all white” elegantissima.

Interessanti anche le proposte per gli accessori, in cui le linee e i decori ripropongono l’ideale di velocità e progresso auspicati dal movimento.

In omaggio al Centenario del Futurismo, la maison ripropone la Bal-Bag declinata in tre modelli limited edition – una kelly, una pochette e una tracolla a mezzaluna disegnata da Balla stesso nel 1916 – realizzate con intarsi di pelli opache alternate a vernici nei colori della palette.
Le cinture segnano la vita e sono decorate con fiori futuristi, realizzati in placche di legno e smalto montati su vernice. “Per guardare al futuro con energia”, ci sono gli occhiali in plexi-tartaruga, nero e fuxia.

Infine, anche per la donna Biagiotti si confermano i tacchi svettanti per scarpe mozzafiato, dai tronchetti con futur-tacco lucido e dipinto in pelle metalizzata; alle décolletè con il doppio cinturino; agli stivaletti che si alternano ad architettonici sandali a fasce con il plateau con lacci effetto guepiere; fino a stivali altissimi, flessuosi e stretch, in nabuk e camoscio, declinati nei futurissimi viola, fuxia e biondo oro.