
I candidati alla statuetta per Miglior Film
Mancano poco più di tre settimane alla cerimonia di consegna degli Oscar 2015, condotta dal brillante Neil Patrick Harris.
Il 22 febbraio tutti gli occhi saranno puntati sul Dolby Theatre di Los Angeles per l’87esima edizione della Notte delle Stelle.
A catalizzare l’attenzione i look sul red carpet più atteso dell’anno, ma più di tutto i vincitori dell’ambita statuetta dorata, che l’anno scorso è tornata in Italia grazie a La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino.
Noi iniziamo il nostro personale countdown agli Academy Awards 2015 raccontandovi retroscena, peculiarità e curiosità sulle otto pellicole che concorrono nella categoria più importante, ovvero Miglior Film: American Sniper, Birdman, Boyhood, The Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Selma, Whiplash e La teoria del tutto.
Tra i super favoriti, Boyhood, la pellicola indipendente di Richard Linklater che ha già trionfato ai Golden Globe e ai Critics’ Choice Awards, premi assegnati da un’associazione composta da 250 critici cinematografici.
Forte delle sei nomination, Boyhood è tornato nelle sale italiane a partire da giovedì scorso, dopo essere già uscito il 23 ottobre; dai primi di febbraio, poi, sarà disponibile il dvd Universal.
In gara alla Berlinale 2014, dove ha poi conquistato l’Orso d’argento alla migliore regia, il film è unico nel suo genere perchè girato in uno spazio temporale lungo ben 12 anni.
E’ il maggio 2002 quando Linklater annuncia che nell’estate inizierà a girare un film, con il titolo provvisorio The Twelve Year Project e che ogni anno, per dodici anni, radunerà la stessa troupe e lo stesso cast per girare alcune scene, al fine di seguire la crescita dei personaggi a pari passo con quella degli attori.
Ecco come è nato il caso cinematografico dell’anno.
La pellicola, girata dall’estate 2002 fino a ottobre 2013, segue la vita del giovane Mason (Ellar Coltrane), dai sei anni, quando frequenta la scuola elementare, fino alla maggiore età, quando entra al college, raccontando il rapporto con i genitori divorziati (Ethan Hawke e Patricia Arquette), i traslochi, le nuove scuole, i matrimoni falliti della madre, il rapporto conflittuale con la sorella Samantha (Lorelei Linklater), la nuova relazione del padre, seguendo anche l’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano, della tecnologia, e i cambiamenti culturali, sociali e politici degli anni.
L’unico effetto speciale è il naturale scorrere del tempo, che non può far altro che portare sul grande schermo la vita di tutti noi.