Con il galà inaugurale di ieri, è iniziata ufficialmente la sessantaquattresima Mostra del Cinema di Venezia
Prima star indiscussa sulla passerella di questo 64 Mostra del Cinema di Venezia l’eterea e romantica Keira Knightley.
Presentatasi al lido in abito Chanel da sera color carne e capelli raccolti ha presentato il suo “Espiazione” tratto dal libro di culto di Ian McEwan e diretto dal giovane regista Joe Wright.
Venezia è partita con i soliti problemi, i soliti affanni, tanti film, tanti appuntamenti c’è chi dice addirittura troppi.
Il concorso è ricco come l’ha dimostrato il film di apertura che racconta amore e peccato, costrizioni borghesi e clausura vittoriana, con tanto di lacrima finale che saprà conquistare le platee il 21 settembre quando comparirà sugli schermi di tutto il mondo.
Venezia è partita con un galà presentato e presieduto da un’emozionata Ambra Angiolini che si è presentata alla platea in abito Armani lungo in voile grigio, capelli raccolti in una coda e pochi gioielli.
La giornata di oggi è dedicata in buona parte al cinema d’Oriente con particolare attenzione alla pellicola romantica ma anche scandalosa di Ang Lee, che ha rimesso in scena il libro di Eileen Chang, ma anche all’opera dissacratoria di Takeshi Kitano e al nuovo lavoro di Kenneth Branagh, con Micheal Caine e Jude Law.
Troppo presto per dare voti e giudizi, la Mostra ha nel carniere titoli forti e nei prossimi giorni troveranno spazio opere indipendenti americane, con almeno tre nomi doc, Brian De Palma, Paul Haggis e Wes Anderson, ai quali va aggiunto Todd Haynes, ma non solo.
Da Rohmer al maestro egiziano Chahine, da Greenaway a Branagh, da Mikhalkov a Loach più tre italiani: Paolo Franchi, Andrea Porporati e Vincenzo Marra.
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