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Torna il Lugano Festival

Torna il Lugano Festival

Dall’8 aprile la grande musicaSta per prendere il via il Lugano Festival, che partirà l’8 aprile 2011. Fitto il cartellone di eventi che porteranno nel capoluogo ticinese artisti emergenti e stelle del concertismo internazionale, con un’offerta che spazierà dal Barocco alla musica d’oggi.

Anche quest’anno il Festival prevede due sezioni.
Nove gli appuntamenti della prima parte, che si terrà dall’8 aprile al 27 maggio, con grandi direttori e solisti quali Valery Gergiev, Gerhard Oppitz, Vadim Repin, Ivan Fischer.

Fra le novità da segnalare, una doppia serata nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, per l’esecuzione completa della Passione secondo Matteo di Bach, il Giovedì e il Venerdì di Pasqua, con maxischermi posizionati in altre chiese della città, per permettere a tutti di seguire l’evento.
Un altro appuntamento decisamente fuori dagli schemi è quello che vedrà duettare i professori d’orchestra dell’OSI con un grande jazzista e bandoneista come Richard Galliano, sulle note violente e struggenti di Astor Piazzolla.

Un’autentica rarità si potrà invece ascoltare nel programma dell’Orchestra della RAI: l’esecuzione in forma di concerto dell’opera in un atto di Rimskij-Korsakov, Mozart e Salieri.

Seguirà il Progetto Martha Argerich, dall’8 al 30 giugno, giunto alla decima edizione: un evento che richiama a Lugano un pubblico proveniente da molti paesi europei, per partecipare a concerti che rappresentano anche un incontro tra culture, sensibilità, intelligenze diverse, attraverso la collaborazione fra artisti molto differenti, uniti dall’amore per la musica da camera e dall’amicizia per la grande pianista argentina.

Tra le orchestre ospiti della prima parte del festival spiccano quattro importanti realtà europee: la London Symphony Orchestra, autentico motore di tutta la vita musicale inglese, diretta dal russo Valery Gergiev; la Budapest Festival Orchestra, guidata dal suo fondatore, l’ungherese Ivan Fischer; la Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, ospite insieme ad una nuova rivelazione del podio, il maestro non ancora trentenne Ryan McAdams, e l’Orchestra Nazionale Russa, con il pietroburghese Andrey Boreyko.
La padrona di casa, l’Orchestra della Svizzera Italiana, troverà spazio nel cartellone con tre programmi e sarà diretta dal rumeno Ion Marin, il francese Alain Lombard e lo statunitense John Axelrod.

Intrigante la scelta dei solisti: i pianisti Vadim Rudenko e Gerhard Oppitz; un tris di violinisti, il siberiano Vadim Repin, il suo collega ungherese Jozsef Lendvay – caratterizzato da una cifra interpretativa che tiene conto dell’eredità musicale popolare tzigana – e il venticinquenne armeno Sergej Khatchatrian. E poi ancora, l’oboista svizzero Emanuel Abbühl.
Internazionale più che mai il cast della Passione secondo Matteo diretta da Fasolis, che affianca i Barocchisti con l’Orquesta Barroca de Sevilla, il Coro della RSI con il Coro “Clarière” del Conservatorio di Lugano, e solisti provenienti dai quattro angoli del pianeta, da Cuba a Seoul.

La programmazione del Festival privilegia quest’anno il grande repertorio ottocentesco, con una particolare attenzione alla figura di Ciaikovskij, come a quelle di altri suoi colleghi russi. Non mancano naturalmente grandi pagine del classicismo viennese, e diverse incursioni nel panorama novecentesco.

www.luganofestival.ch