Vince Ang Lee ma anche i grandi assenti Blanchett e Pitt premiati come migliori attori
È finita anche la 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con una cerimonia lunga e ricca di ringraziamenti condotta da Massimo Sebastiani e con Stefania Sandrelli nel ruolo di madrina.
Tante le sorprese, qualche dimenticanza ma anche conferma.
A due anni da “Brokeback Mountain“, Ang Lee si conquista per la seconda volta il Leone d’oro con il suo “Lust, caution” anche se non all’unanimità.
Infatti, alcune indiscrezioni hanno fatto intendere che parte della giuria avrebbe preferito far trionfare il dramma giudiziario-politico del russo Nikita Mikhalkov, “12“, che si è però aggiudicato il Leone speciale per l’insieme dell’opera.
Ex aequo invece per il premio speciale della giuria che è andato, ad Abdellatif Kechiche, autore del dramma “La graine et le mulet” e a “I’m not there” di Todd Haynes, che scompone in sei personaggi la complessa personalità dylaniana, tra cui quella messa in scena da Cate Blanchett premiata con la Coppa Volpi per la sua interpretazione di Bob Dylan.
Così come l’androgina Blanchett anche Brad Pitt, protagonista di “The assassination of Jesse James by the coward Robert Ford” e trionfatore tra gli uomini, non era presente in sala per il ritiro del premio.
Altri riconoscimenti. Per la sceneggiatura, premiato “In questo mondo libero…” di Ken Loach; per la fotografia, “Lust, caution“. Il premio Mastroianni al talento d’attore emergente se lo aggiudica Hafsia Herzi, bellissima interprete di “Le graine et le mulet“. La sezione Orizzonti viene vinta dall’estone Veiko Ounpuu, con “Sugisball“; quella Orizzonti doc da “Wuyong” dal cinese Jia Zhang-Ke; il Leone del futuro Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima da “La zona” di Rodrigo Plà, inserito nel programma delle “Giornate degli autori”. Infine, il riconoscimento per il miglior cortometraggio va a “Dog Altogether” di Paddy Considine.
Degna conclusione di quest’edizione del Festival ricca di buon cinema la premiazione di Bernardo Bertolucci, Leone d’oro speciale per il settantacinquesimo anniversario della Mostra.
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