A Venezia
Chi questo autunno avrà l’occasione di visitare Venezia, può recarsi alla Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, che ospiterà Il Paradiso di Tintoretto. Un concorso per Palazzo Ducale, dal 9 settembre al 3 dicembre.
La mostra, a cura di Giandomenico Romanelli, Jean Habert e Maria del Mar Borobia Guerrero, ricostruisce la singolare vicenda del concorso tra artisti che la città lagunare bandì nel 1582 per la realizzazione della più grande tela del mondo, il Paradiso del Maggior Consiglio.
Grazie alla collaborazione delle Istituzioni che oggi li conservano, è stato possibile riunire dopo oltre quattro secoli, alcuni dei dipinti presentati alla gara da pittori del calibro di Paolo Veronese, Francesco Bassano, Jacopo Palma il Giovane e naturalmente dal vincitore, Tintoretto, presente con varie interpretazioni del tema.
Esposti proprio nella Sala del Maggior Consiglio, i dipinti possono essere per la prima volta in quest’occasione confrontati con il risultato finale. Sarà infine possibile – grazie a una postazione informatica – esprimere, come in un gioco, il proprio parere su quale avrebbe dovuto essere il vincitore.
La mostra consente di verificare come la personalità di ogni artista abbia saputo offrire approcci ed esiti assai diversi a un tema rigidamente definito e di esplorare quindi le sensibilità, le preferenze compositive, i riferimenti politici, dottrinali ed estetici di ciascuno.
La vicenda
Sulla parete orientale dell’immensa e sontuosa sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale, cuore del potere dell’antica Repubblica di Venezia, stava, almeno fino oltre la metà del secolo XVI, l’affresco del Guariento l’Incoronazione della Vergine davanti alle gerarchie celesti, comunemente noto come il Paradiso, eseguito verso il 1365. Danneggiato dal tempo e quasi completamente distrutto da un grave incendio, laffresco venne coperto dalla grande tela di Tintoretto che, anch’essa, rappresenta il Paradiso.
La mostra inizia il suo percorso dalla sala, contigua a quella del Maggior Consiglio, in cui sono esposti proprio i resti recuperati dell’antico affresco del Guariento, per poi ricostruire la storia del concorso del 1582, affascinante, complessa e ancora per certi aspetti controversa.
La scelta, infatti, non fu semplice: la gara fu assegnata, curiosamente, non a uno ma a due artisti, Paolo Veronese e Francesco Bassano, che avrebbero dovuto lavorare insieme. L’opera, però, nel 1588, alla morte improvvisa di Paolo, non si era ancora realizzata, anche, probabilmente, per le diversità profonde tra i due. L’incarico venne quindi affidato a Tintoretto, che vi lavorò, con il preponderante aiuto del figlio Domenico, tra il 1588 e il 1592. All’autore di una delle proposte più innovative, il giovane Palma (1548-1628), fu quindi affidato dalla Repubblica l’incarico di realizzare, nella contigua sala dello Scrutinio, che allora precedeva nell’accesso quella del Maggior Consiglio, un Giudizio Universale, prima tappa di un ideale percorso di redenzione verso la meta finale rappresentata da questo particolare Paradiso veneziano, così tipicamente oscillante tra passioni umane, anelito spirituale e ragioni politiche.
Catalogo 5 Continents a cura di Jean Habert, con interventi di Sylvie Béguin, Jean Habert, Catherine Loisel, Stefania Mason e Gianfranco Ravasi.
Il Paradiso di Tintoretto. Un concorso per Palazzo Ducale
Venezia, Palazzo Ducale
Piazza San Marco 1
Dal 9 settembre al 3 dicembre 2006
Orario: 9-19 fino al 31 ottobre; 9-17 dal 1 novembre
Call center 0415209070
[email protected]
www.museiciviciveneziani.it