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Mostre Toscana 2018: a Sansepolcro “Piero della Francesca. La seduzione della prospettiva”

Mostre Toscana 2018: a Sansepolcro “Piero della Francesca. La seduzione della prospettiva”

Toscana: a Sansepolcro inaugurata la mostra “Piero della Francesca. La seduzione della prospettiva”

Si è aperta al pubblico il 25 marzo la mostra “Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva”, allestita negli spazi del Museo Civico di Sansepolcro, comune in provincia di Arezzo. L’esposizione, curata da Filippo Camerota e Francesco P. Di Teodoro, e promossa dal Comune di Sansepolcro, è un progetto del Museo Galileo di Firenze con la collaborazione della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia ed è organizzata da Opera Laboratori Fiorentini.

“E’ un gran privilegio poter rappresentare l’amministrazione comunale di Sansepolcro quando è svelato al mondo, dopo lunghi anni di restauro, il vero colore di Piero della Francesca. E’ inoltre una straordinaria occasione per i visitatori, poter approfondire l’immensa cultura scientifica del nostro più celebre concittadino grazie all’esposizione Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva, organizzata negli ambienti adiacenti agli affreschi” – ha commentato Mauro Cornioli, Sindaco di Sansepolcro, a presentazione della mostra.

Credit: Courtesy of Civita Press Room

La mostra è suddivisa in otto sezioni che approfondiscono gli studi affrontati da Piero nel corso della sua vita. Nella prima sezione La prospettiva tra arte e matematica, attraverso le riproduzioni di alcuni disegni, dimostra che il De Prospectiva Pingendi è il primo trattato sistematico di prospettiva interamente illustrata, e il primo in cui sono giustificati matematicamente i procedimenti descritti. La mostra “Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva” mira, infine, a mostrare al pubblico le due anime di Piero della Francesca: raffinato pittore e grande matematico. Oltre ad essere Maestro d’abaco, geometra euclideo, studioso di Archimede, Piero è stato infatti anche un innovatore nel campo della pittura poiché per lui, quest’ultima, nella matematica e nella geometria, trovava il suo sostanziale fondamento.