x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Mostra del Cinema di Venezia 2016: annullato il ricevimento per le vittime del terremoto

Mostra del Cinema di Venezia 2016: annullato il ricevimento per le vittime del terremoto

Anche la Mostra del Cinema di Venezia 2016 che sta per avere inizio piange il lutto delle vittime del terremoto: annullate le cerimonie di apertura del prossimo 31 agosto

Giorni difficili per la Penisola che, interamente, si sta stringendo attorno al suo “cuore”, il Centro Italia fortemente colpito dal terremoto del 24 agosto 2016. Mentre la conta delle vittime continua a salire e i soccorritori non possono fare a meno di continuare a scavare non c’è aria di festa nemmeno a Venezia dove il prossimo 31 agosto prenderà il via la 73° Mostra del Cinema. Malgrado tutto sia già praticamente pronto per un evento di carattere internazionale e di prestigio che fa arrivare in Italia personaggi di rilievo da tutto il mondo, il direttore della manifestazione Alberto Barbera ha annunciato attraverso un tweet l’annullamento della cena di gala e del ricevimento in spiaggia che erano previsti come di consueto per il giorno dell’apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2016.

mostra del cinema di venezia 2016 terremoto

La stessa Biennale, organizzatrice della Mostra del Cinema di Venezia 2016, ha comunicato attraverso il proprio sito web ufficiale che “sono state annullate cena di gala e il ricevimento sulla spiaggia che tradizionalmente tengono seguito alla cerimonia di apertura della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, prevista per il 31 agosto prossimo venturo” e ne spiega la motivazione.

“La Biennale di Venezia partecipa al lutto, esprime profondo cordoglio per le vittime, nonché viva solidarietà e vicinanza alle comunità duramente colpite dal sisma” sottolinea l’organizzazione della Mostra del Cinema di Venezia 2016 che, malgrado la lontananza geografica dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, non è rimasta a guardare. Impossibile festeggiare come di consueto mentre dall’altra parte dell’Italia i propri concittadini soffrono.