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L’arte è di vetro

L’arte è di vetro

Le opere di Chihuly al Morean Arts CenterSe siete appassionati di arte e di un suo settore particolare, quello delle opere in vetro, dovete recarvi in Florida a St. Petersburg. Qui il Morean Arts Center ha dedicato una mostra permanente alla Chihuly Collection, con gli interni dell’esposizione ideati da Alberto Alfonso.

Si tratta della prima esposizione di Dale Chihuly, artista di fama mondiale, in un edificio progettato appositamente per le sue opere. L’artista di Seattle è ritenuto il maggiore esponente impegnato nella creazione di sculture in vetro complesse e nell’arte ambientale e il suo contributo nella trasformazione del movimento contemporaneo del vetro artistico.

Lo spazio espositivo, il teatro e l’area acquisti, ono il risultato della strettissima collaborazione tra l’artista e l’architetto. “Già in fase di progettazione” commenta Alfonso, “è emersa un’affinità condivisa da entrambi con le opere dell’architetto italiano e artista del vetro Carlo Scarpa. Ciò è diventato il filo conduttore che ha animato la scelta delle strategie associate ai materiali e alla presentazione, sfociate poi in una proposta particolarmente ricca che comprende cedro rosso del Pacifico, stucco veneziano e acciaio grezzo.”

Alfonso ha trasformato un’area esistente di circa 930 mq di cemento in 12 ambientazioni a sé stanti che rispondono perfettamente alla teoria e ai fondamenti dell’arte di Chihuly.
Questi “sogni” realizzati dapprima nei delicati acquerelli di Alfonso vengono trasformati da una serie di quinte. Fanno da cornice alle opere in vetro di Chihuly un sentiero di aperture, vedute premonitorie e riflessi caleidoscopici di luce fluida e curve ondulate. Le pieghe voluttuose della Chandelier Room (Sala dei Lampadari) tracciano un vaso di Alvar Aalto capovolto.

La brillante opera Mille Fiori è esposta su un supporto ovale sopraelevato, sovrastato da travi romaniche che evocano una cappella che induce alla contemplazione. La Float Boat galleggia su un canale veneziano nero inchiostro: un’allegra celebrazione del Carnevale. Un pino palustre centenario recuperato dal fiume Suwanee River sovrasta delle armature di metallo: un dettagliato triumvirato di acciaio, legno e vetro. Non vi sono barriere all’arte: dei canali in acciaio incassati delineano un confine, più percettivo che fisico. I sensi vengono catturati dal cipresso aromatico e dalle punte brulicanti del Blue Neon Tumbleweed. Le lastre di travertino moltiplicano i riflessi e le ombre della scultura Macchia danzano sulle pareti del cipresso mentre l’acciaio opaco assorbe il colore radiante alleggerendone la definizione.

“L’apertura della Chihuly Collection è uno dei momenti della mia carriera di cui sono maggiormente orgoglioso” afferma Chihuly. “La Chihuly Collection non avrebbe mai potuto essere lo spettacolare spazio che è oggi, senza il duro lavoro, la creatività e l’impegno del mio caro amico ed architetto Alberto Alfonso che ha saputo trasformare lo spazio in un ambiente architettonico spettacolare in cui esporre le mie opere”.