x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Juliette Gréco morta, addio alla “rosa nera dei cortili”: musa dell’esistenzialismo e icona di stile

Juliette Gréco morta, addio alla “rosa nera dei cortili”: musa dell’esistenzialismo e icona di stile

Addio a Juliette Gréco, icona della canzone francese. L’attrice celebre anche per il suo ruolo nello sceneggiato televisivo Belfagor – Il fantasma del Louvre è morta ieri all’età di 93 anni. A fare l’annuncio la famiglia di lei con una nota all’agenzia France Presse. “Juliette Gréco si è spenta questo mercoledì 23 settembre 2020, circondata dai suoi nella amatissima casa di Ramatuelle. La sua è stata una vita fuori dal comune”, si legge nel testo trasmesso alla grande agenzia di stampa francese. “Juliette faceva ancora risplendere la canzone francese a 89 anni. Fino al problema di salute che l’ha colpita nel 2016 , l’anno in cui aveva perso la sua unica figlia Laurence-Marie”, scrivono. Intervistata a luglio dal settimanale “Telerama”, l’artista aveva detto che cantare le mancava moltissimo: «È la mia ragione di vita , nel canto c’è tutto, il corpo, l’istinto , la mente».

Juliette Greco

Juliette Gréco morta, addio alla “rosa nera dei cortili”: musa dell’esistenzialismo e icona di stile

Il successo leggendario di Juliette Gréco nacque un po’ per caso. I primi passi nell’arte drammatica per la Comédie Française grazie al regista Jean-Louis Barrault. Nel giro di poco tempo riuscì a diventare protagonista delle notti parigine. La si poteva incontrare al quartiere degli artisti di Saint-Germain-des-Prés e al club privato Tabou. E il suo look negli anni ’50 fece scuola anche fuori dalla Francia: trucco pesante agli occhi, maglione e pantaloni neri. Linea decisa dell’eye-liner, capelli lunghi e mossi, frangia irregolare. Gonne a tubo avvitate, elegante nelle camicie. E quasi sempre a piedi scalzi. Ed era proprio quest’ultimo un suo tratto distintivo.

Juliette Greco

La definizione che più le piaceva era: Jujube, donna in piedi

La definizione che a Juliette Gréco più piaceva era: Jujube, una donna in piedi. «Sì, bisogna restare sempre in piedi, combattere tutto quello che si detesta. Cantare in piedi contro i pericoli: la menzogna, il razzismo, l’immobilismo… Cantare in piedi per l’amore, la sessualità, la libertà», diceva. Al Tabou di rue Dauphine, con Vian e Cocteau, si cantava in piedi. C’era anche Miles Davis, che suonava in piedi. «Era un locale per bambini felici, e se c’erano dei vecchi, erano dei vecchi bambini felici. Miles Davis è tra i miei amori più belli, ci siamo amati subito, come dei bambini. Quanto tempo è passato… per le mie storie d’amore non ho il senso degli anni che passano…».

Juliette Greco

Juliette Gréco morta a 93 anni: tra le donne più desiderate di sempre

Nella sua lunga carriera Juliette Grèco è stata la musa ispiratrice di tanti: da Jacques Prévert a Serge Gainsbourg, da Boris Vian a Raymond Queneau, che così di lei scriveva: «Gréco, rosa nera dei cortili. Dalla scuola dei bambini imprudenti». Figura emblematica dell’esistenzialismo, una donna dallo charme irresistibile. Da giovanissima venne arrestata e picchiata dalla Gestapo nella Francia occupata dai nazisti, mentre con la sorella Charlotte cercava la madre deportata. Un vissuto e impegno politico che la rendevano ancora più desiderabile. Voce intensa, inarrivabile: tra le canzoni che la rendono immortale Si tu t’imagines (1950), poesia di Raymond Queneau, musica di Joseph Kosma; Les feuilles mortes (1951), parole di Jacques Prévert e musica di Kosma; Sous le ciel de Paris (1951), parole di Jean Dréjac, musica d’Hubert Giraud. Leggi anche l’articolo —> 115 anni fa nasceva l’indimenticabile Greta Garbo: tutti i segreti della “Divina”

Greco

Juliette Greco

Juliette Greco

 

Argomenti