x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

I Tarocchi d’oro: il misterioso tesoro della Pinacoteca di Brera

I Tarocchi d’oro: il misterioso tesoro della Pinacoteca di Brera

I tarocchi Bembo sono fra le opere più preziose esposte occasionalmente nella Pinacoteca di Brera.

Il pregio di queste carte è tale, che le mostre a loro dedicate sono molto rare; e non sempre tutte sono integralmente visibili al pubblico, rendendo queste carte conosciute solo da un pubblico di esperti.

tarocchi nascosti di Brera

Il mazzo è sicuramente di grande valore e risale ad un periodo storico determinato che fa riferimento al XV secolo.

I tarocchi sono rappresentativi di una tendenza all’epoca poco nota ma che trova oggi una connotazione soprattutto popolare.

I tarocchi di Bembo sono composti da 48 carte e sono conservati nella Biblioteca Nazionale Braidense(Brera).

Il mazzo è anche indicato come “Arcani Brambilla” dal nome della famiglia milanese che l’ha posseduto nel corso dell’Ottocento e di buona parte del Novecento.

Cosa sono i tarocchi di Bembo e le la loro storia

L’opera è stata realizzata da Bonifacio Bembo tra il 1442 e il 1444 circa per il duca di Milano Filippo Maria Visconti e solo nel 1971 è stata acquistata dallo Stato che si occupa della sua tutela della conservazione.

Realizzati in materiali molto delicati, i Tarocchi di Bembo non sono suscettibili a esposizioni continue.

Le carte sono costituite da cartoncino pressato, rivestito di un sottile strato di gesso, con foglia d’oro o d’argento e coloritura a tempera; questi sono solo alcuni degli elementi che influiscano sulla facile degradabilità dell’opera.

Anche per questi motivi queste carte sono originali e uniche nel panorama mondiale dei tarocchi.

Il mazzo Sola Busca i tarocchi del mistero

L’analisi e i segreti legati ai Tarocchi di Bembo sono correlati anche all’esistenza di un’altra categoria di carte esoteriche del passato: il mazzo Sola Busca.

Anche in questo caso, il nome deriva dal cognome dei proprietari e come i precedenti sono conservati e sono stati esposti nella Pinacoteca di Brera.

Questi ultimi ancora più misteriosi dei precedenti, hanno un significato molto particolare, legato all’analisi dei simboli e dei vari significati dei tarocchi contemporanei.

Il mazzo Sola Busca create per un antico gioco aristocratico

Il mazzo Sola Busca, un prezioso mazzo tardo-gotico realizzato per il duca di Milano, è rappresentato da una serie di figure molto particolari.

Inizialmente utilizzate per realizzare un gioco celebre soprattutto fra i ceti nobili chiamato “triumphi”, i simboli indicati hanno poi assunto un significato diversificato e importante per gli appassionati di tarocchi.

Il mazzo è composto da 78 carte: 22 “trionfi” e 56 carte dei quattro semi tradizionali italiani (denari, spade, bastoni e coppe) e sono opere realizzate con cura e esposte per pochi eletti che ne conoscono la storia ma anche la sua realizzazione.

I simboli sul mazzo Sola Busca e la loro unicità

Le figure rappresentano il Giudizio universale, il Mondo ma anche i guerrieri sono soprattutto simboli legati agli attuali tarocchi.

Nonostante la loro interpretazione contemporanea sia diversa da quella originale, sono sicuramente elementi precursori di una corrente di pensiero esoterica oggi popolare, ma anche all’avanguardia.

Chi ha avuto la fortuna d’ammirare l’opera è stato in grado di percepire quanto questi mazzi di Tarocchi del quattrocento siano elementi unici sia da un punto di vista artistico che dell’interpretazione delle immagini.

Figure antiche realizzate con estrema cura e attenzione che sono il riflesso di un mondo esoterico che fa riferimento ad immagini considerate inizialmente solo come opere artistiche ma che nel tempo hanno assunto un loro proprio significato: unico, ricercato ma soprattutto legato ad un universo oggi molti amato.