
Archeologa e paleontologa britannica
Se il 9 maggio 2012 Google aveva celebrato con un doodle i 138 anni dalla nascita di Howard Carter, lo scopritore della tomba di Tutankhamon, oggi il motore di ricerca più famoso rende omaggio a un altro archeologo inglese.
Si tratta della paleontologa Mary Leakey, nata a Londra esattamente 100 anni fa, il 6 febbraio 1913. La sua fama è legata agli importanti ritrovamenti archeologici in terra africana. Proprio queste scoperte, supportate da una costante dedizione sul campo, le hanno fatto guadagnare la nomea di “cacciatrice di fossili”.
Mary non segue le orme del padre Erskine Nicol, rinomato pittore paesaggista, ma eredita le sue doti artistiche. Si appassiona fin da giovanissima ai siti preistorici: visitatando le grotte francesi di Font de Guame e La Mouthe, ricche di pitture rupestri, scatta la scintilla per l’epoca preistorica.
Nel 1930 inizia a frequentare i corsi universitari di archeologia e geologia dove si distingue per la sua abilità di illustratrice scientifica.
Tra le sue scoperte più rilevanti vi segnaliamo quella del primo teschio fossile di Proconsul nel 1948, un cranio ben conservato di Australopithecus boisei nel 1959, le prime tracce di Homo habilis nel 1960. Il doodle di oggi ricorda in modo evocativo il ritrovamento delle prime impronte di ominidi bipedi rilevate a Laetoli nel 1979.
La studiosa si ritira dall’attività sul campo nel 1983, trasferendosi a Nairobi, dove muore il 9 dicembre 1996 all’età di 83 anni.
Mary Leakey ha dato una svolta alle ricerche legate alle origini dell’uomo.