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Giorgio Faletti in mostra

Giorgio Faletti in mostra

La mostra della settimana

Ellequadro Documenti di Genova presenta la prima personale di Giorgio Faletti dal titolo “Alias”, in contemporanea in due città: Genova ed Alassio.

Il progetto ideato e coordinato da Tiziana Leopizzi, con inquadramento storico critico di Martina Corgnati, è il passo conseguente ai diversi appuntamenti a cui il comico, scrittore ed artista ha partecipato quest’anno: dai Rolli Contemporanei a ROMA – The Road to Contemporary Art.

La rassegna apre il 25 novembre negli spazi di Ellequadro Documenti a Genova e il 27 novembre all’ Ex-Chiesa Anglicana di Alassio con testo di Nicola Davide Angerame.

Tiziana Leopizzi esplora da anni il tema della versatilità, di cui sicuramente Giorgio Faletti è un emblema, e per questo tra i due si è creata una profonda sintonia.
La scelta di presentare la mostra in due sezioni è dovuta alla voglia di sottolineare una tale esuberanza creativa.

Giorgio Faletti è nato ad Asti, vive e lavora tra la sua città, New York e l’Isola d’Elba. Molto conosciuto per il suo passato di uomo di spettacolo e poi come scrittore si mette nuovamente in gioco, come ama fare, con la pittura a cui si è accostato da outsider, cioè dichiarando, anzi rivendicando, la propria estraneità alle regole del gioco, ma compiendo un suo percorso preciso.

“Un tipo come lui, di così grande successo in campi limitrofi ma ‘altri’, è quasi sicuro che si indispettisca, o si annoi, di fronte all’ottusa resistenza che la pittura oppone a chi la conosce poco; o che trasformi la pratica in un semplice passatempo. Invece Faletti si è posto con umiltà e passione, di fronte agli attrezzi di un mestiere tutto da scoprire: colle e tele bianche, barattoli e pennellesse, spatole e alambicchi…” (dal testo critico di Martina Corgnati).

La pittura è un nuovo frutto, ancora appeso al ramo, ma ormai pronto per essere raccolto. Faletti, mentre scrive un nuovo capitolo del suo romanzo o un nuovo brano musicale, usa il pennello, il mouse, i cellulari, i pentagrammi, le note, i telefoni, bassorilievi di quotidiani irriconoscibili, a formare un substrato su cui poi, attraverso gesti sicuri, prende forma il suo pensiero.

Il titolo della personale è stato ideato dallo stesso artista affinché rispecchiasse al meglio lo spirito che gli è proprio e un’ulteriore sfaccettatura della sua versatilità.

www.ellequadrodocumenti.com