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‘Felice Casorati-dipingere il silenzio’ a Ravenna

Al Museo d’arte dal 1 aprile un’antologica dedicata al pittore piemontese

Il Museo d’Arte della città di Ravenna presenta una mostra, a cura di Claudia Gian Ferrari, Michela Scolaro e Claudio Spadoni, dedicata al lavoro di Felice Casorati (Novara 1883 – Torino 1963) per documentare, attraverso una selezione di circa cento opere, la lunga carriera dell’artista piemontese, dagli esordi secessionisti di inizio ‘900 alle composizioni neoquattrocentiste, dal ‘realismo magico’ alle enigmatiche nature morte degli anni cinquanta.

Nel suo percorso artistico Casorati ha saputo tradurre in modo esemplare quasi tutte le più significative istanze della prima metà del secolo, attraversando le varie fasi poetiche in chiave secessionista, metafisica, novecentista e classicista, e interpretando i movimenti alla luce di una rigorosa attenzione alla struttura compositiva, alla misura e all’armonia dei valori plastici e cromatici.
Gli esordi vicini all’esperienza simbolista sono riconoscibili nel Ritratto di Signora (Ritratto della sorella Elvira) oppure in La preghiera (1914), in cui emerge lo studio della sofisticata pittura di Klimt.
Nelle opere della maturità come nel ritratto di Silvana Cenni (1922) e in Duplice ritratto (1924) il dettaglio decorativo viene sostituito da un preciso disegno e da un rigore formale ispirato alla pittura quattrocentesca, in particolare a Piero della Francesca. Casorati dipinge in modo semplice, severo, in uno spazio prospettico sottolineato da un assoluto equilibro cromatico.
L’artista novarese, oltre ai ritratti femminili dai lineamenti affilati ed eleganti, colti in interni misteriosi in cui domina un dimensione di eternità come in La donna e l’armatura (1921) e in Fanciulla nuda (1921), si dedica alle nature morte.
A partire dal 1928 la malinconica freddezza lascia spazio ad un disegno più fluido e ad una ricerca cromatica più intensa, dando ai dipinti nuove implicazioni emozionali evidenti in opere come Vocazione (1939).
Per l’evento, sarà presentata dopo quarantanni La sorella Elvira, opera del 1925, rubata nel 1963 dalla casa di campagna della famiglia dell’artista a Pavarolo (TO) e recentemente ritrovata da parte del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri di Monza.

La mostra, possibile grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, all contributo di Enipower, di UniCredit Banca e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Ravenna.

Felice Casorati – dipingere il silenzio
Museo d’Arte della città di Ravenna
Via di Roma, 13 – Ravenna
1 aprile – – 15 luglio 2007
Catalogo: Electa
www.museocitta.ra.it