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Il Coronavirus non ferma la cultura: il tour dei musei e siti archeologici sul canale YouTube del Ministero

Il Coronavirus non ferma la cultura: il tour dei musei e siti archeologici sul canale YouTube del Ministero

Mibact, il Coronavirus non ferma la cultura. Anzi, rende ancora più importante il ruolo che la tecnologia ha conquistato per renderla fruibile anche a distanza, da casa propria o dall’altra parte del mondo. Il ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Mibact, ha fatto un grande sforzo negli ultimi anni per digitalizzare il nostro patrimonio artistico, archeologico e culturale. Dai virtual tour dei musei ai video di ottima qualità che permettono di esplorare centinaia di siti di interesse artistico, alcuni tra quelli di maggior pregio in Italia. E in questi giorni di sul canale YouTube del Mibact prosegue la Maratona di Musei, Siti Archeologici, Biblioteche, Archivi, Spettacolo, Cinema e Musica.

mibact canale youtube

La maratona del canale YouTube Mibact per contribuire a #iorestoacasa

L’iniziativa del Mibact sul canale YouTube è un’attività che prende il via da un duplice slancio. Il primo è quello della campagna #iorestoacasa, rilanciata sui social nei giorni scorsi dal Ministro Dario Franceschini e da migliaia di artisti per invitare gli italiani a ridurre gli spostamenti per combattere la diffusione del Coronavirus. Il secondo è la maratona solidale  “L’Italia Chiamò”, che ha visto ieri per 18 ore consecutive la partecipazione di centinaia di protagonisti del mondo dell’informazione, della cultura, della musica e dello spettacolo.

Sono molti i video che continueranno ad essere caricati su YouTube, spiega il Mibact in un comunicato inviato anche alla redazione di Luxgallery. L’obiettivo è raccontare mostre presenti e passate, restauri, capolavori delle collezioni, performance, curiosità, segreti e dietro le quinte dei luoghi della cultura statali.

Storici dell’arte, archeologi, archivisti, bibliotecari, restauratori, architetti, attori e musicisti si impegnano in questo modo per avvicinare i cittadini al proprio patrimonio culturale e a rimanere in contatto con l’arte e la cultura in questa difficile circostanza.

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I musei e i siti di interesse artistico che hanno aderito

Solo per citare alcuni dei musei, dei parchi archeologici, degli archivi, delle biblioteche, dei teatri che hanno finora aderito: il Museo di Capodimonte a Napoli, la Galleria nazionale d’arte Moderna e contemporanea di Roma, la Reggia di Caserta, il Palazzo Reale di Napoli, il Parco Archeologico del Colosseo, il Parco Archeologico di Ercolano e dei Campi Flegrei, il Complesso monumentale della Pilotta di Parma, il Parco Archeologico di Paestum, il Parco Archeologico di Ostia Antica, le Gallerie Estensi di Modena, il MArTa di Taranto, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Bologna, la Galleria Borghese, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, il Maxxi, la Pinacoteca di Brera, la Lanterna e Palazzo Reale di Genova, la Camera Picta di Andrea Mantegna al Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova.

mibact

Poi ancora: i Musei del Bargello, la Galleria dell’Accademia di Firenze, il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, l’Archivio di Stato di Pesaro, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, l’Istituto Luce Cinecittà, l’Istituto centrale del Restauro di Roma, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, la Galleria Nazionale di Cosenza, la Reggia di Venaria, le Terme di Diocleziano, i Musei Reali di Torino, la Galleria Nazionale dell’Umbria, gli Uffizi, la Fondazione la Biennale di Venezia, l’Archivio Luce di Roma, la Soprintendenza speciale di Roma, gli scavi di Pompei, l’Opificio Pietre Dure di Firenze, la mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale, il Museo Egizio di Torino, il Museo collezione Salce di Treviso, il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, Canne della Battaglia in Puglia, il Museo Sannitico di Campobasso, il Museo del Cenacolo Vinciano di Milano, la Certosa e il Museo di San Martino a Napoli.

Per concludere hanno aderito anche la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Nazionale di Firenze, Fumetti nei musei, l’Istituto della Grafica, l’Archivio di Stato di Viterbo, la Biblioteca statale Isontina, i Musei direzione regionale Abruzzo, Liguria e Sardegna, la Galleria di Palazzo Spinola a Genova, l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio di Stato di Modena, l’Archivio di Stato di Pisa, il Museo delle Civiltà di Roma, il Castello di Miramare di Trieste, il Museo e Area Archeologica di Luni, l’ Archivio di Stato di Viterbo, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, l’Archivio di Stato di Catania, e ancora il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Massimo e il Teatro Biondo di Palermo, l’Ischia Film festival, Visioni verticali di Potenza. E poi la Biblioteca Universitaria di Pavia, la Biblioteca Universitaria di Torino, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Fondazione Triennale di Milano, il Salone del Libro di Torino, il Centro per il libro e la lettura di Roma e il Teatro pubblico di Genova.