Dopo Nanni MorettiDopo la cocente delusione rimediata agli Oscar 2013, dove il suo “Lincoln” dato per favorito, si è dovuto accontentare della statuetta a Daniel Day-Lewis e alla scenografia, Steven Spielberg è di nuovo sotto i riflettori.
Il celebre regista sarà il presidente di giuria della 66esima edizione del Festival di Cannes, in programma sulla Croisette dal 15 al 26 maggio.
Spielberg succede al nostro Nanni Moretti, che lo scorso anno ha consegnato la Palma d’oro a “Amour” di Michael Haneke, vincitore dell’Oscar come Miglior film straniero.
“Il ricordo del mio primo Festival di Cannes, quasi 31 anni fa, con il debutto di E.T., è ancora uno dei ricordi più vividi della mia carriera. Per oltre sei decenni, Cannes è la piattaforma per film straordinari da scoprire e presentare al mondo per la prima volta. E’ un onore e un privilegio presiedere la giuria di un festival che dimostra, ancora e ancora, che il cinema è il linguaggio del mondo”, ha commentato in un comunicato ufficiale il regista e produttore americano.
“La mia ammirazione per il modo granitico con cui il Festival di Cannes difende il cinema internazionale è totale. Dal momento che Cannes è il più prestigioso di tutti i festival, questo gli permette di perseverare nell’affermazione del cinema come un’arte che trascende le culture e le generazioni”, ha chiosato il 66enne.
Steven Spielberg ha presentato diversi film in passato al prestigioso festival francese, principalmente fuori concorso; tra i momenti pù emozionanti, la visione in anteprima del suo E.T., nel 1982.
Nel 1974, ha ottenuto il “Prix du scénario”, il riconoscimento che Cannes assegna per la miglior sceneggiatura, per la pellicola “Sugarland Express”.
Anche il Presidente del Festival, Gilles Jacob, ha espresso il suo entusiasmo per l’arrivo di Spielberg sulla Croisette: “Ho chiesto spesso a Steven di venire a guidare la giuria, ma mi ha sempre risposto no perché stava girando un film. Ma quando quest’anno mi è stata detta la frase ‘E.T. telefono casa’: ho capito subito che stavolta era sì, e ho replicato con un immediato ‘finalmente!'”.
