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Elio Germano compie 40 anni, i film più belli dell’attore: da “Il giovane favoloso” a “Favolacce”

Elio Germano compie 40 anni, i film più belli dell’attore: da “Il giovane favoloso” a “Favolacce”

Cifra rotonda per Elio Germano. L’attore romano, tra i più talentosi del nostro cinema, compie 40 anni. L’artista festeggia l’importante traguardo nel 2020, anno in cui ha ricevuto una delle più grandi gratificazione della sua sfolgorante carriera: la vittoria dell’Orso d’argento a Berlino come miglior attore per Volevo Nascondermi, nel quale ha interpretato il pittore Ligabue. Tra gli altri premi: tre David di Donatello per il miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita e Il giovane favoloso. Per La nostra vita Elio Germano si è aggiudicato anche il Nastro d’argento al migliore attore protagonista ed il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes 2010. Tutto quello che un attore può desiderare, può sognare.

elio germano

Elio Germano compie 40 anni, i film più belli dell’attore: da “Il giovane favoloso” a “Favolacce”

Elio Germano ha girato oltre 40 film, dimostrando di essere uno degli attori più versatili, capace di calarsi in ruoli tanto distanti tra loro; uno degli interpreti più brillanti della sua generazione. Nato a Roma nel 1980 da una famiglia originaria di Duronia, in provincia di Campobasso, Elio Germano ha cominciato a muovere i primi passi a soli otto anni: cantava in un gruppo di bambini nella pubblicità Ba Ba Ba Bauli dell’omonima marca. L’attore ha esordito al cinema nel 1993 come protagonista del film di Castellano e Pipolo Ci hai rotto papà. Durante il liceo scientifico (G.B. Morgagni di Roma) ha frequentato per un anno un corso teatrale presso la scuola di recitazione Teatro Azione, diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. «Studiare cinema è un lusso. Non sono nato in una famiglia ricca e per permettermi di inseguire i desideri, i miei genitori si sono sacrificati. Li ringrazio ancora», ha detto tempo fa commosso l’attore.

La svolta nel 1999 col film Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina, che gli spalanca le porte del successo. Da lì in poi, Elio Germano ha avuto l’opportunità di lavorare con i più grande registi: da Ettore Scola (Concorrenza sleale) a Giovanni Veronesi (Che ne sarà di noi), da Michele Placido (Romanzo criminale) a Gabriele Salvatores (Quo vadis, baby?, Come Dio comanda), da Paolo Virzì (N – Io e Napoleone, Tutta la vita davanti) e Daniele Vicari (Il passato è una terra straniera). Accanto al cinema tanta tv: Elio Germano ha recitato Padre Pio, Un medico in famiglia 2, Via Zanardi, 33, Ferrari e Paolo Borsellino.

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Elio Germano: «Non so chi bene chi sono, ma forse faccio l’attore proprio per questa ragione»

«Non so chi bene chi sono, ma forse faccio l’attore proprio per questa ragione», ha detto il 40enne in un’intervista di qualche tempo fa Elio Germano. Per non avere un ruolo a tutti i costi, come avrebbe detto De Gregori, lui ha scelto la semplicità. Non a caso appena può torna nelle campagne di Campobasso, lì a Duronia, dove ci sono le sue origini. E forse i registi lo chiamano proprio per questo: l‘umiltà con cui sa accostarsi ai personaggi. Tra i suoi film più belli, senza dubbio, la pellicola del 2020 diretta dai fratelli Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo, Favolacce, che racconta la vita quotidiana di una piccola comunità della periferia meridionale di Roma. Memorabile anche la sua interpretazione ne L’uomo senza gravità, diretto da Marco Bonfanti. Indimenticabile prova del suo talento il film del 2014 di Mario Martone Il Giovane Favoloso, dedicato all’enfant prodige Giacomo Leopardi. Performance che fanno venire i «crampi alla pancia», prove artistiche che fanno dire: “Uno così nasce ogni 100 anni”. Leggi anche l’articolo —> Festival del cinema di Berlino 2020: Elio Germano vince l’orso d’argento

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