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Dolce e Gabbana “Fatto in casa”: su Instagram le preziose lezioni degli stilisti

Dolce e Gabbana “Fatto in casa”: su Instagram le preziose lezioni degli stilisti

Dolce&Gabbana inaugurano “Fatto in casa”, video online su come svolgere alcuni lavori artigianali, dalla magliaia al panettiere. Contenuti che insegnano a far qualcosa di pratico, oltre a nascondere un obiettivo benefico: raccogliere fondi per Humanitas, foraggiata da Domenico e Stefano già pre-pandemia.

Fatto a casa è online, by Domenico e Stefano

DGfattoincasa inizia oggi, sui canali social della maison , ma si arricchirà di contenuti nelle prossime settimane, mesi, forse anni. Si inizia con brevi workshop-tutorial, girati rigorosamente tra le mura domestiche e con lo smartphone, che mostrano alcuni dei mestieri più direttamente legati al Dna del marchio Dolce&Gabbana e alle passioni ed emozioni di Stefano Gabbana e Domenico Dolce. Tra questi il lavoro a maglia e quello a uncinetto. Seguiranno altri esempi di artigianalità tipicamente italiane,celebrate per altro proprio dalle ultime due collezioni – e relative sfilate, donna e uomo – di Dolce&Gabbana a Milano. Mestieri d’arte, mani sapienti, come quelle dei panettieri o dei giardinieri.

I due stilisti dalle loro abitazioni insegneranno le basi dell’artigianato della moda, ma anche cucina, pittura, canto e altro

Gli albori di #DGFattoacasa

Le riflessioni su come e se cambierà la moda e i suoi calendari sono inevitabili, per persone, come Stefano Gabbana e Domenico Dolce, che della moda hanno fatto la loro ragione di vita. In un’intervista a ilsole24ore.com spiegano. «Non possiamo fare previsioni sul futuro, però. Solo supposizioni. Che possono spaventare, perché nessuno aveva mai vissuto un’emergenza simile. Continueremo a farle, anche perché guidiamo un gruppo che dà lavoro direttamente, solo in Italia, a 1.2oo persone e ci sentiamo responsabili per il loro futuro e benessere, anche economico. Ma ci siamo detti che la nostra creatività poteva essere messa al servizio di un progetto diverso, il più condiviso possibile. Un progetto che fosse in sintonia con lo spirito di questo tempo. Non solo: che servisse a noi, alle persone che si vorranno sentire coinvolte e, forse ancora più importante, alla ricerca.»

«Per questo il progetto #DGFattoacasa è strettamente legato a un crowdfunding: il primo contributo, creativo ed economico, è il nostro, ma chiunque può aggiungersi. L’unica arma davvero democratica, universale, è il vaccino. È a questo che vorremmo contribuire ed è a questo che lavorano i ricercatori. Il nostro amore, quasi istintivo, per la ricerca medica, in fondo è legato a come impostiamo il nostro lavoro da sempre. Non si tratta di paragonare la moda alla medicina per utilità o ruolo, ma nel metodo, nel nostro caso. La ricerca è la molla che ci spinge ad andare avanti, a cercare sempre nuove visioni.»

«E ci sprona a vivere l’attimo, certo, ma con uno sguardo perennemente rivolto al futuro, mai al passato. Il progetto prende vita dall’idea della “casa bottega” di un tempo: siamo romantici, forse un po’ nostalgici. Volevamo ricreare la magia del fatto a mano unendola al calore della famiglia: l’ambizione è portare nelle case di tutti la bellezza del saper fare e la poesia dell’artigianalità, oltre che il calore di una famiglia davvero allargata. Sicuramente in queste settimane abbiamo scoperto o riscoperto il piacere della condivisione, del fare le cose insieme, magari con l’aiuto della tecnologia».

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