Bella, irrequieta, ribelle e principessa: Margaret, contessa di Snowdon nonché sorella minore della regina Elisabetta d’Inghilterra, ha sempre vissuto di contraddizioni e, forse, un velo di tristezza. In questo preciso periodo storico, in cui le faccende reali hanno profili Instagram ufficiali, si vive l’epoca dell’eterno paragone con il modello di vita dei “sangue blu”.
Considerando soprattutto le figure femminili, dall’altrettanto irrequieta Lady Diana ai “capricci” di Meghan Markle, osserviamo come le reali contemporanee siano costantemente sottoposte a critiche feroci. I reali di oggi sempre impeccabili, sono belli, intelligenti, sono lucidi durante le visite ufficiali in questo o quel continente. Corrono su jet privati di Paese in Paese nonostante siano in dolce attesa e sorridono sempre. Una vita sotto una teca di cristallo, ma quanto effettivamente è resistente quel cristallo?
Il modello di vita della principessa Margaret si è sempre contrapposto all’impostazione impeccabile della regina Elisabetta. Margaret era la sovversiva, la “mosca bianca” di una famiglia così importante da non potersi permettere nemmeno lo scandalo di un divorzio. E nonostante tutto, si legge in una riga del suo necrologio pubblicato dal New York Times che “quella reputazione (di sovversiva ndr) non l’ha necessariamente disturbata”.
La rivista inglese The New Statesman scriveva di lei “Divora riviste, libri alla moda, ama le commedie musicali del West End, ama il buon jazz ed è affascinata dai movimenti culturali semi-intellettuali d’America. C’è una certa fragilità superficiale nella sua mente, un’incapacità di concentrarsi a lungo che a volte disturba la famiglia reale“. Una quotidianità che la principessa Margaret ingannava sfruttando i vantaggi della vita reale. I tour per Londra su limousine con autista personale, scorte di motociclette o voli di decine di miglia a bordo di elicotteri privati richiesti per puro vezzo.
Faceva acquisti da Marks & Spencer o Harrods, pagando in contanti o con un assegno semplicemente firmato “Margaret“. Ogni venerdì, si faceva fare i capelli a Mayfair. Il suo guardaroba era un trionfo di capi d’alta moda e di altissima sartoria, il patrimonio per acquistarne i capi? Una fortuna. Infine, la luna di miele, destinazione caraibica per la modica cifra di 115.000 sterline che, per il 1960, non erano propriamente “monetine”. Eppure, simpatizziamo tutti per le figure ribelli di casa Windsor.
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Lady Diana e gli impegni umanitari, le accuse di intrattenere relazioni extraconiugali, il velo di tristezza che si leggeva nei suoi occhi l’hanno resa la tanto amata principessa del popolo. Così per Meghan Markle, il suo guardaroba premaman ha fatto discutere più della crisi in Venezuela (ahinoi!), le email inviate allo staff reale alle 5:00 del mattino, i piccoli atteggiamenti contro protocollo … eppure? Le amiamo.
Un outfit premaman del valore di 4.854 euro, senza contare gli accessori. La duchessa sceglie un soprabito stretto firmato Givenchy, un cappotto di lana nero del marchio William Vintage e sotto un importante abito premaman ma con un chemisier di Oscar de la Renta a fantasia fiori, scrivevamo in un nostro precedente articolo.
https://www.instagram.com/p/Bwvn4cjHVGD/
Un guardaroba che costa sei volte di più rispetto a quello di Kate Middleton ma ai fan non interessa molto. Forse proviamo un po’ di solidarietà per quelle donne “vincolate” ad un’etichetta? Forse ci troviamo più a nostro agio nella “scontata” tranquillità mortale, sentendoci libere di indossare un paio di décolleté troppo alte, salutare come ci va di fare o, perché no, sposare chi veramente amiamo? Io credo di sì. Per i sogni, invece, ci sono i profili Instagram della Royal Family, e tanto basta a farci sentire un po’ più di casa a casa Windsor.