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Patty Pravo e le sue prime volte: « A 14 anni, una mattina, invece di andare a scuola, sono andata a fare l’amore»

Patty Pravo e le sue prime volte: « A 14 anni, una mattina, invece di andare a scuola, sono andata a fare l’amore»

In una magnifica intervista al Corriere, Patty Pravo racconta delle sue mille avventure e delle sue prime volte. «Sul passato, mi ricordo a decenni. So guardare non dico avanti, ma solo al momento. Vedo cosa mi va e, se voglio stare tranquilla, stacco e mi faccio un viaggio da sola».

Patty Pravo e le sue infinite prime volte

«Ho anche fatto la traversata atlantica in solitaria. Dalla Spagna, ho beccato gli Alisei e in due settimane ero arrivata. Ne ho parlato con Giovanni Soldini e non si capacitava di come fossi viva, perché lui va super organizzato, io ero partita terra terra. Sono quasi crepata dalla noia: dovevo solo tenere su le vele. I viaggi da sola li ho imparati, poco più che ventenne, negli anni 70, perché, al Cairo, seduta sotto la Sfinge, sono diventata amica di un cammelliere vecchiotto. Mi ha passato una canna, mi ha insegnato i cammelli, mi ha portato nelle oasi. Da lì, ho iniziato ad andarmene per deserti da sola. A Taroudant, in Marocco, arrivo, scendo dal cammello, trovo Yves Saint Laurent e scopro che si cenava in abito da sera. Negli 80, mi sono unita ai tuareg: tre mesi per prendere il sale nell’oasi di Bilma, in Niger, e tornare».

Una delle domande da porre assolutamente a Patty Pravo è sicuramente quale sia la sua canzone in cui più si riconosce. Anche qui l’artista riesce ad estrapolare una risposta davvero interessante«Forse nella frase “la cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me”». Poi, raccontando dei propri nonni, Patty prosegue. «Mi hanno dato una libertà che ti obbliga a responsabilizzarti. Mi hanno cresciuta loro: mamma aveva avuto un parto difficile e s’era ritirata in campagna. Nonna ha capito la mia essenza: mi ha fatto dare lezioni di piano a tre anni, poi di danza. A 14 anni, una mattina, invece di andare a scuola, sono andata a fare l’amore. Torno a casa felice. Dico: nonna, nonno, ho fatto l’amore e mi è piaciuto molto, posso tornarci nel pomeriggio? Mi ci hanno mandata.»

Questa non è l’unica prima volta confessata da Patty Pravo, che affronta tranquillamente anche il tema droga, che l’ha vista incarcerata per tre giorni. «A Rebibbia ci sono stata tre giorni, rilasciata con tante scuse perché cercavano cocaina, ma io, se c’è una cosa che non ho mai preso è la coca. Il resto sì. Cominciai a casa del pittore Mario Schifano, anni 60. Aveva vasi pieni di pilloline, ci bivaccavano i Rolling Stones. Con Keith Richards, siamo ancora amici. Ero con lui quando cadde da una palma alle Fiji e i giornali scrissero che era ferito grave, ma fu solo una bottarella. Si fece un Jack Daniels e già non ci pensava più».

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