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Josciua Algeri morto a 21 anni: la parabola tragica dell’enfant prodige del cinema italiano

Il giovane attore Josciua Algeri morto in un incidente: protagonista straordinario di “Fiore” era passato dal carcere minorile a Cannes

Una storia che pareva una favola, invece era vera. Josciua Algeri – morto a 21 anni per uno incidente sul suo scooter – era passato dal carcere minorile agli allori del grande cinema. Il giovane, incarcerato al Beccaria, incontra il teatro e la musica. Diventa infatti un attore e un rapper, talmente talentuoso che nel 2014, una volta scontato il suo debito con la giustizia viene scelto dal regista Claudio Giovannesi in seguito a un provino fatto in ospedale un’ora dopo la nascita della bimba del giovane.

Viveva a Pradalunga, alle porte di Bergamo, con la compagna e la loro bambina di poco più di un anno, l’exploit di “Fiore” l’aveva inserito nella lista dei giovanissimi attori più promettenti del cinema nostrano; un’opera acclamata dalla critica ambientata proprio in carcere, che l’ha portato a essere segnalato a Cannes e a ricevere la nomination ai David di Donatello. Aveva recitato a fianco di Valerio Mastandrea che aveva avuto parole entusiastiche verso i due giovanissimi protagonisti al centro del lungometraggio.

Un riscatto sociale da fiaba: dalla delinquenza minorile agli allori del grande cinema d’autore. Tutto questo in soli 21 anni di vita. Non è mancata nemmeno la passione per la musica che l’ha portato a divenire un rapper emergente. Il cinema ma anche la sua giovanissima famiglia sono in lutto. Resta il pensiero, dolceamaro, di quello che Josciua sarebbe potuto diventare se solo non fosse andato a sbattere contro un’auto a 21 anni.