
Uno dei maestri del cinema franceseSe si pensa alla Nouvelle Vague non si può non pensare a François Truffaut.
Oggi, 6 febbraio 2012 si celebrano gli ottanta anni dalla nascita del genio francese, e Google non poteva esimersi dall’omaggiare il regista, sceneggiatore, produttore, attore, scrittore e critico cinematografico, con un doodle che fotografa tre istantanee dei suoi film più celebri.
Il regista nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e scomparso prematuramente nel 1984, ha diretto film che sono rimasti nella storia del cinema come “I 400 colpi”, “Jules e Jim” ed “Effetto notte”.
Trauffaut è uno dei più importanti protagonisti della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni cinquanta, il cui scopo era catturare “lo splendore del vero”, come scrisse Jean-Luc Godard nel periodico “Cahiers du Cinéma”.
E’ proprio nella mitica rivista in cui un giovane Trauffaut, riesce a distinguersi per le sue critiche sagaci nei confronti dei film dei registi suoi contemporanei.
Fondata la casa di produzione Les Films du Carrosse, nel 1959 esordisce alla regia con il suo primo lungometraggio che segna il processo di rinnovamento del linguaggio cinematografico francese e non solo.
Nel 1959 esce nelle sale “I 400 colpi”, che grazie alla vittoria in quell’anno al Festival di Cannes e alla nomination agli Oscar per la sceneggiatura, rappresenta la consacrazione accademica della Nouvelle Vague, che spinse il “classico” cinema francese a mettersi per la prima volta in discussione. È il primo dei quattro lungometraggi e un corto che Truffaut girò tra il 1959 e il 1979 sul personaggio fortemente autobiografico di Antoine Doinel, che nei film è sempre interpretato dall’attore Jean-Pierre Leaud. Realizzato con uno stile senza fronzoli, il protagonista viene seguito passo passo mostrando tutta la sua fragilità e il suo infinito desiderio di amore e libertà.
“Jules e Jim”, film del 1962, è considerato uno dei primi e più famosi prodotti della Nouvelle Vague: racconta la storia di un triangolo amoroso che all’epoca fece molto scandalo, tanto da rischiare di non essere distribuito in Italia.
“Effetto notte” del 1973 è il suo film manifesto e considerato da molti critici uno dei più bei film della storia del cinema. Truffaut ci fa entrare nel mondo delle grandi produzioni di vecchio stampo hollywoodiano, raccontandoci il processo di messa in scena di un melodramma dal titolo “Je vous présente Paméla” da parte di un regista di poco talento ma con molta esperienza, Ferrand, interpretato dallo stesso Truffaut.
Oltre alla sua carriera da regista, durante la quale diresse 21 film, tra cui ricordiamo Fahrenheit 451 (1966), Baci rubati (1968), La mia droga si chiama Julie (1969), L’uomo che amava le donne (1977), La camera verde (1978) e gli ultimi La signora della porta accanto (1981) e Finalmente domenica! (1983), Truffaut recitò anche in diversi film, tra cui una delle parti principali nel celebre Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1977).