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Chiara Ferragni a Sanremo: il Codacons si ribella e la mette alla gogna

Chiara Ferragni a Sanremo: il Codacons si ribella e la mette alla gogna

È giusto promuovere una imprenditrice che ha fatto della sua bellezza un motore di vita a conduttrice del Festival più importante del Paese? Ma soprattutto, è giusto coinvolgere una donna che mette in vetrina, via social, il proprio figlio senza alcuna remora? Questo si è chiesto il Codacons, l’associazione in difesa dei consumatori, quando si è saputo che la Chiara Ferragni fosse entrata tra le scelte possibili per affiancare Amadeus sul palco dell’Ariston. Insieme a Diletta Leotta, Belen, Monica Bellucci e Vanessa Incontrada.

Codacons VS Ferragni

«Sono molto colpita dall’aggressività del Codacons». Fa sapere Chiara Ferragni via social. «Aggiungo che per ora, per quanto mi è noto non è stato mai preso da parte dell’Antitrust alcun provvedimento nei miei confronti. Ricordo al Codacons che nel 2018 attraverso Tbs Crew S.r.l. sono stata la prima personalità del mondo social ad associarmi allo IAP-Istituto di autodisciplina pubblicitaria». Pronta la contro replica del Codacons: «Siamo pronti ad un sereno confronto con Chiara Ferragni, ma prima la nota infuencer deve rimuovere dal proprio profilo Instagram tutte le foto del figlio, dimostrando di voler rispettare le leggi vigenti». Prendete torce e forconi, che abbia inizio la crociata contro la Rai e contro Chiara Ferragni. A sferrare l’attacco è il Codacons, che si scaglia per motivi piuttosto discutibili contro l’ospitata dell’imprenditrice digitale al prossimo Festival di Sanremo.

L’associazione dei consumatori condanna il condannabile. «Siamo pronti ad intentare una causa legale contro la Rai e ad impugnare dinanzi alla Corte dei Conti e alla Procura il contratto di ingaggio. Si tratta di una scelta sbagliata per l’azienda, che dovrebbe individuare modelli più adatti all’interno di programmi diretti ad un vasto pubblico, costituito in prevalenza da giovani». Parole davvero caustiche contro la Ferragni, la quale, può piacere oppure no, ma non sembra meritare tale accanimento. Il Codacons aggiunge: «È stata oggetto di numerose denunce alle autorità competenti per l’uso totalmente errato dei social network con particolare riferimento all’utilizzo che la stessa fa su Instagram del proprio figlio». Secondo il Codacons, infatti, il piccolo è «utilizzato a scopo commerciale per promuovere marchi e prodotti vari, in totale violazione delle norme vigenti che tutelano i minori e la loro privacy». E voi da che parte state?

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