Oggi, lunedì 6 giugno 2020, all’età di 91 anni, si è spento Ennio Morricone, uno dei più grandi e famosi compositori di colonne sonore cinematografiche del Novecento. Nei giorni scorsi Ennio Morricone era caduto in casa rompendosi un femore. L’agenzia ANSA riporta che Morricone è deceduto durante il ricovero al Campus Biomedico di Roma per le conseguenze derivate da quella caduta. La famiglia ha annunciato che i funerali si svolgeranno in forma privata. (Continua dopo la foto)
Ennio Morricone volteggia lieve sulle note dell’eternità
Negli anni ’60 Ennio Morricone compose per Sergio Leone numerose colonne sonore. Spaghetti-western, Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa. Negli anni ’80 poi fu la volta di C’era una volta in America, ultimo film di Sergio Leone. Non solo colonne sonore, però. Morricone arrangiò molte canzoni, un paio in particolare impossibili da non conoscere. Ha collaborato con registi italiani e stranieri: Brian De Palma, John Carpenter, Barry Levinson, Mike Nichols, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci e Quentin Tarantino. Tra i numerosissimi riconoscimenti si annoverano due Oscar: uno alla carriera nel 2007 e, nove anni dopo, un per la miglior colonna sonora per la pellicola The Hateful Eight, dell’amico stimato Quentin Tarantino. (Continua dopo la foto)
Ennio Morricone ha insegnato al conservatorio, è stato autore di diversi dischi e, nel ruolo di direttore d’orchestra, è stato protagonista di moltissimi concerti in Italia e nel mondo. Due curiosità su di lui: non sapeva l’inglese e non amava volare, tant’è che andò per la priva volta in USA nel 2007, a 78 anni. Morricone è nato nella Capitale il 10 novembre del 1928. Ha iniziato a suonare la tromba fin dai suoi 12 anni, ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia durante anni della Seconda guerra mondiale, in una Roma occupata dai nazisti. Altre curiosità su di lui: da giovane era bravo a calcio, grande tifoso della Roma, e aveva pensato di diventare medico e scacchista. (Continua dopo la foto)
Dopo aver concluso gli studi al Conservatorio e aver studiato armonia complementare e composizione, a metà degli anni ’50, Morricone cominciò a scrivere e comporre per il cinema mentre nel frattempo arrangiava canzoni. Tra i brani più noti arrangiati da Ennio Morricone in quegli anni figurano canzoni iconiche. “Pinne fucile ed occhiali”, “Abbronzatissima” e “Guarda come dondolo” di Edoardo Vianello, “Sapore di sale” di Gino Paoli e “Se telefonando” di Mina. (Continua dopo la foto)
Il New York Times ha ricordato un’abitudine del maestro. Morricone mentre componeva per un nuovo film, sovente si chiudeva in casa per intere settimane, lavorando alla scrivania e non al pianoforte. Ennio Morricone sosteneva di sentire la musica nella testa e di poterla trascrivere direttamente su carta, senza bisogno di suonarla. Nel 2014, alla domanda di Repubblica su “cosa fosse il potere della musica”, Morricone rispose: «È la sua natura evocativa, ma cosa evochi resta chiuso nel sentimento di ciascuno. Ma al tempo stesso è un potere che crea un legame collettivo, una comunità dell’ascolto. O, più paradossalmente, del silenzio».