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Assorbenti gratis in Scozia: la legge è passata. E in Italia?

Buone nuove in Scozia, il Paese più settentrionale del Regno Unito si aggiudica un primato non indifferente: primi al mondo a dire sì agli assorbenti gratis per tutte le donne. In Parlamento i voti a favore della causa sono stati ben 112, solo 9 contrari e un astenuto. La Scozia ha dunque abbracciato del tutto il Period Products Scotland Bill, il disegno di legge che non farà più pagare gli assorbenti a tutte le donne, nessuna esclusa. Il corpo della legge non è ancora stato ben definito e sarà sottoposto ad una seconda fase, durante la quale i membri del Parlamento potranno avanzare proposte di eventuali emendamenti. Una volta definito il tutto qualsiasi farmacia, centro comunitario, o club giovanile, distribuirà gratuitamente gli assorbenti alle donne.

L’uguaglianza di genere passa attraverso agli assorbenti gratuiti

A presentare il disegno di legge Monica Lennon, che ha lanciato un messaggio fondamentale “alle persone in questo Paese, su quanto seriamente il Parlamento prenda l’uguaglianza di genere”. Monica Lennon ha continuato: “Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità ma i prodotti per le mestruazioni non lo sono? Essere penalizzati finanziariamente per una funzione corporea naturale non è equo né giusto”. La Scozia, da anni, si è sempre dimostrata un passo avanti al resto del mondo. Nel 2018 è stata il primo Paese a rifornire scuole, college e università, di prodotti sanitari femminili gratis, che restavano tassati al 5% nel restante Regno Unito. Grazie all’uscita della Gran Bretagna dall’UE, anche tutto il resto del Regno Unito potrebbe prendere provvedimenti in merito.

La Scozia è il Paese dei balocchi

Per poter mettere in atto la legge Period Products Scotland Bill il costo stimato è di 24 milioni di sterline all’anno, pari a 29 milioni di euro. È un capitale stimato unicamente sulla popolazione scozzese, che conta 5 milioni di abitanti. È da mettere in conto che in Italia si parlerebbe di cifre ben diverse, considerando che solo la popolazione femminile è composta da più di 30 milioni di persone. Abbassare l’Iva sugli assorbenti dal 22% al 5% non ci basta, sarebbe un vero e proprio sogno poter debellare definitivamente questo costo. Ammettiamo però che per l’Italia la strada da percorrere è ancora lunga… e non sembra lastricata delle migliori intenzioni.

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