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Scuole di moda: l’Istituto Maragoni sbarca a Firenze

L’Istituto Maragoni, celebre scuola di moda milanese con diverse sedi nel mondo, sbarca a Firenze: ecco tutte le novità

Un’apertura di lusso arriva a Firenze per i giovani appassionati di moda; la celebre scuola di moda di Milano, l‘Istituto Maragoni, apre infatti una nuova sede proprio nella città toscana che da diversi anni è diventata un centro propulsivo nel campo della moda e del design che sta facendo una serrata concorrenza alla storica Milano. L’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Maragoni a Firenze è programmata per mercoledì 28 settembre con una grande manifestazione aperta alla città: la scelta era tra Roma e Firenze ma la città toscana, come spiega Fabio Siddu, direttore dell’istituto di moda nel capoluogo toscano, “è risultata di gran lunga più appetibile come polo formativo culturale e turistico”.

Alle due sedi originarie di Milano, fondate dal sarto milanese Giulio Maragoni nel 1935, e a quelli di Londra, Parigi, Shangai e Shenzhen arriva ora la nuova sede di Firenze con 2.900 metri quadri, di cui 2.600 dedicati alla didattica che si stima accoglieranno entro tre anni circa 600 studenti internazionali di cui 140 già iscritti: a settembre invece partiranno le iscrizioni per gli italiani e il numero è quindi destinato a salire.

A Firenze quindi, proprio mentre continua il successo delle edizioni di Pitti, arriva l’Istituto Maragoni che “Fashionista” ha decretato come la quarta scuola di moda più importante al mondo; la particolarità della sede di Firenze? A spiegarla a Repubblica.it è il direttore della didattica Filippo Piccardi che racconta come il percorso formativo offerto nella nuova sede della città toscana sarà del tutto unico: “Tre i motivi per venire a Firenze. Uno, un percorso formativo che leghi arte e moda, visto che la moda si ispira all’arte e la contaminazione tra le due diventa sempre più interessante tanto che vogliamo puntaci le carte e stiamo già stabilendo contatti con i musei della città. Due, la vicinanza a un tessuto produttivo manifatturiero diffuso come Milano non ha, tanto che non abbiamo laboratori in via Tornabuoni ma manderemo gli studenti in quelli reali. Tre, la possibilità, attraverso una città dove esistono ben 35 scuole americane, di aggredire il mercato nord americano ancora da noi non molto sperimentato”.